Israeliani e libanesi hanno qualcosa in comune: la paura. Si, la paura quella che spinge i libanesi a fare lunghe code davanti ai panettieri e ai benzinai temendo di essere messi in isolamento e che inizino a scarseggiare i beni primari. Una paura condivisa con 300.000 abitanti dell'Alta Galilea costretti a nascondersi nei rifugi per non essere colpiti dai missili degli Hezbollah libanesi. Il lutto li accomuna, i morti, tanti, troppi periti a cause delle azioni di oggi. Nemmeno i bambini sono stati risparmiati. L'azione israeliana è stata compiuta per rispondere agli Hezbollah libanesi che avevano ucciso 8 soldati di Israele e ne avevano catturati 2. Oggi prima l'aeroporto di Beirut poi l'Alta Galilea. Prima i raid israeliani poi i missili degli Hezbollah. Violenza si somma alla violenza. Israele sembra non volersi fermare fino a che non si vedrà restituire i suoi soldati. Il Libano chiede un cessate il fuoco. L'ONU, bloccato da veti e pareri discordanti cerca una soluzione che sembra per ora lontana.
La guerra è figlia dei nostri errori
e madre delle nostre paure
Grazie per aver segnalato il post
Se la paura non ha confini dimentichi che i palestinesi possono venire assasinati in ogni momento ,quante persone israele ha assassinato solo negli ultimi giorni?Tutti terroristi?Anche i bambini?La famiglia sterminata sulla spiaggia di Gazza, sono morti di congestione?
RispondiEliminaSono stato in Palestina tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005, e ho percepito quella paura di cui parli. Negli occhi dei soldati israeliani ai checkpoint, come sui visi dei bambini di Gerico che chiedevano l’elemosina. Nei vigilantes armati di fucile a pompa che giravano nell’hôtel dove ero alloggiato come tra i disoccupati di Betlemme bloccati davanti al muro costruito dagli Israeliani. E mi sono reso conto di quanto sia ancora lontana la possibilità di una pace vera.
RispondiEliminaC'è paura e paura: il popolo d'Israele cerca di sopravvivere in mezzo ad un mare d'odio chiamato islam, ed il mondo sta a guardare invece di aiutarlo: la sua è paura di non avere un domani! Hezbollah e palestinesi dovrebbero invece aver paura di se stessi e dell'islam, forse questa paura risolverebbe il problema medio-orientale!
RispondiEliminaCiao Andrea quasi tutte le persone uccise sono civili innocenti. Nel post non ho detto che erano terroristi. Il movimento Hezbollah ha rapito diverse persone, ucciso e dirottato un aereo. E' accusato di aver compiuto diversi attentati. Non è grazie a questo movimento se si arriverà a un accordo.
RispondiEliminaPinky
Ciao Pim leggere il tuo commento dà la possibilità di avere un'idea più reale di cosa sta succedendo in quelle zone, grazie. Mi dispiace che non si riesca a trovare un accordo. Non sono mai riusciti a essere uniti nel costruire quella pace che serve a tutti.
RispondiEliminaUn caro saluto
Pinky
Ciao Dartagnan, non voglio generalizzare: Hezbollah è sicuramente un movimento pericoloso. Per quanto riguardo l'islam secondo me il pericolo maggiore
RispondiEliminaè l'estremismo. I raid israeliani rappresentano una pericolosa escalation di violenza e non aiutano a
raggiungere la pace.
Pinky
Se si continueranno a contare e a rinfacciarsi i morti non si arriverà mai alla pace!
RispondiEliminaCiao Guizzo, penso che questo è il problema. Finchè si continuano a rinfacciarsi i morti la pace non sarà possibile costruirla.
RispondiEliminaUn caro saluto
Pinky