venerdì 14 luglio 2006

La Francia rivoluziona la Rivoluzione

Oggi, 14 luglio si celebra la presa della Bastiglia e l'inizio della Rivoluzione del 1789. Chissa se ha sfiorato la mente di qualche francese l'idea di aggiornare un pò concetti quali Libertà, Fraternità e Uguaglianza ormai vecchi e un pò superati. In particolare uguaglianza, esiste? Perchè non dire "Tutti gli uomini sono uguali ma esistono uomini più uguali degli altri" dando così ragione a George Orwell? Per chi non fosse in grado di capire questa "evoluzione" si potrebbe fare un rimando tipo vedi il caso Zidane


Normalmente un giocatore che sporca una finale mondiale con una testata riceve dure critiche. Zidane no. Bekembauer si è affrettato a dire che se ha fatto quel che ha fatto è stato sicuramente provocato. Blatter, presidente Fifa ha ritenuto giusto andarlo a consolare negli spogliatoi mancando così al dovere istituzionale di consegnare la coppa ai vincitori. I giornalisti lo hanno acclamato miglior giocatore del mondiale.


La Francia si è dimostrata pronta nel recepire il messaggio dei vertici del calcio. Qualche tenue critica sui giornali lunedì e poi folla acclamante per il suo campione. Chirac magistralmente cavalca l'onda popolare lodando il calciatore e proponendo un riconoscimento. I giornali si allineano. Solo le Figaro  esce dal coro spingendosi a dire che Zidane non è un Dio, che ha sbagliato (addirittura) e che è giusto dirlo (forse non troppo forte). Monsieur Zizou rimane in silenzio 3 giorni. Le ipotesi si accavallano, i giornalisti si lanciano nel tentativo di interpretare la sua conversazione con Materazzi. Gli ha detto che è un terrorista. No, Materazzi smentisce. Accuse razziste. Smentite da Thuram. Gli ha chiesto di giocare nell'Inter. Si prova a prenderla sul ridere. Un giornale finlandese prende la cosa sul serio e consiglia a Zizou di mettersi in cura. Mercoledì Zizou rilascia un'intervista esclusiva a Canal Plus. Si scusa con i  telespettatori, con i bambini. Non è pentito, Il giocatore dice che pentirsi equivale a dar ragione a Materazzi. Si è sentito toccare in aspetti molto personali e l'essere provocato giustifica il suo gesto. La Fifa ha aperto un inchiesta con l'intento di fare chiarezza.


La democrazia nel calcio non esiste. Totti e De Rossi per uno sputo e una gomitata sono stati giustamente condannati e biasimati ma se si ha la maglia e gli sponsor giusti si è propensi a chiudere un occhio. Credo sia giusto stabilire cosa ha detto Materazzi a Zidane e se necessario punirlo.


Al di là del senso di ingiustizia che trapela dalla situazione ciò che mi preoccupa è che si sta lanciando un messaggio sbagliato del tipo se si è insultati è giusto reagire con la violenza. Non si usa il cervello. Per rispondere basta la testa. Il dialogo, la comprensione, la capacità di auto-controllo vengono messe da parte in nome di un senso dell'onore incomprensibile alla luce della violenza che comporta. Zidane avrebbe dovuto resistere alla provocazione e per questo mi ha deluso. Quanto fatto e soprattutto detto mercoledì a freddo si scontra con l'immagine positiva che ho di lui. Quindi per finire questo lungo post, finita la festa, in Francia, sarebbe una buona cosa usare la testa  per fare un pò di sana auto-critica sull'atteggiamento tenuto in questa situazione. La violenza non ha scusanti e il primo a essersi messo dalla parte del torto è Zizou.

2 commenti:

  1. Cara Pinky,l'impressione generale, qui, è un po' diversa. Zidane qui s'excuse mais ne regrette pas è una riedizione del "responsable mais pas coupable" del vecchio scandalo del sangue infetto. Un patetico tentativo di conciliazione degli opposti. Tutta la Francia sta sghignazzando, anche se Chirac & C stanno cercando, come si dice, di sauver les meubles. Cresciuto nei famigerati quartieri nord di Marseille e diventato un mito, Zidane è un alfiere della paix sociale che sta tanto a cuore al governo, è dell'acqua gettata sulle banlieues roventi. C'è un marchio da salvare,e poi pensa a quei poveri sponsor...
    Sull'autocontrollo durante un match mi sono già pronunciato. Un professionista non ha il diritto di reagire fisicamente a una provocazione verbale. Le sue questioni private, potrà regolarle dopo il match. Se gli danno del figlio di puttana terrorista, puo' benissimo ribattere e tu sei un figlio di 2 puttane mafiose e rimandare i coup de boule all'après match. Cosi' fanno le persone civili (insomma, quasi...) ;)
    Ciao
    dragor (journal intime)

    RispondiElimina
  2. Beh forse se non voleva arrivare agli insulti poteva fare una giocata delle sue. :-) l'impressione dall'Italia era diversa. Sembrava che tutti fossero schierati con Zidane. La Fifa non si sta comportando bene.
    Un caro saluto
    Pinky

    RispondiElimina