giovedì 6 luglio 2006

Gaza





















































































I palestinesi hanno rapito un soldato israeliano il 25 giugno. Le loro richieste non sono state accolte dagli israeliani.  Lippi ieri in conferenza stampa affermava che i complimenti che più gli avevano fatto piacere erano quelli ricevuti da Gaza, dove per due ore martedì ci si era fermati per guardare la semi-finale dell'Italia. Oggi purtruppo si è tornati alla "normalità", a quella che è diventata tragica "normalità"  per gli abitanti della striscia di Gaza. Si sono contati approssmativamente 16 morti palestinesi.1 morto e un ferito il bilancio israeliano. Gli scontri sono accesi, i palestinesi hanno approntato una  resistenza piuttosto dura a piegare dai soldati israeliani. Israele e Palestina in disaccordo quasi su tutto sembrano però in sincronia quando si parla di pace. A un passo avanti di uno corrisponde un passo indietro dell'altro.  Così le distanze continuano a essere notevoli e la pace a non incontrare queste terre. L'azione di oggi è stata approntata dagli israeliani per fermare il lancio di missili palestinesi e cercare di liberare il soldato israeliano catturato a giugno, il soldato è ancora prigioniero. Mi vengono in mente le parole di De Andrè.


La Guerra di Piero

Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi,
ma sono mille papaveri rossi.
«Lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendan i lucci argentati,
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente.»
Così dicevi ed era d'inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve.


Fermati Piero, fermati adesso

lascia che il vento ti passi un po' addosso,
dei morti in battaglia ti porti la voce,
chi diede la vita ebbe in cambio una croce.
ma tu non lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera.
E mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di una altro colore.
Sparagli Piero, sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue,
cadere in terra e coprire il suo sangue.
«E se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore.»
E mentre gli usi questa premura
quello si volta ti vede ha paura
ed imbracciata l'artiglieria

non ti ricambia la cortesia.


....


(Fabrizio De Andrè)

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