sabato 27 gennaio 2007

Il giorno della memoria

"Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo"
                          Primo Levi


Un oggi distante 62 anni venivano liberati i
prigionieri di Auschwitz.
Da qualche giorno si parla della Giornata della memoria,  27 gennaio
carico di ricordi e riflessioni.
Il metodo utilizzato dai nazisti era una  "scienza esatta persuasa
allo sterminio". Man mano che si sgretolavano i loro sogni di vittoria
aumentava la ferocia con la quale perseguivano la loro missione di morte.
Sui sopravvissuti aleggiava una terribile minaccia "voi non sarete
creduti". E' dolorosamente enorme e grave quanto è accaduto nei lager,
qualcosa di inimmaginabile anche dopo aver visto film e letto testimonianze.
Però è accaduto. Milioni di persone morte così, nello spazio di pochi anni.
Distrutte prima di tutto nello spirito. L'intento degli "aguzzini" era far
perdere alle loro vittime la dignità, mettendoli gli uni contro gli altri. Li
dove l'umanità era calpestata giorno dopo giorno era difficile conservare la
speranza. 


I superstiti stanno portando avanti la
testimonianza. Il ricordo  è un regalo prezioso che ci viene fatto. Sul
ricordo dobbiamo basare l'intenzione di non rifare quegli stessi errori.
Vigilare perchè non si ripeta quanto è avvenuto nei campi di concentramento.


 


Levi  in I sommersi e i
salvati 
scriveva delle SS, dei custodi:  "erano fatti della
nostra stessa stoffa, erano esseri umani medi, mediamente intelligenti,
mediamente malvagi: salvo eccezioni, non erano mostri, avevano il notro viso, ma
erano  stati educati male. Erano, in massima parte, gregari e funzionari
rozzi e diligenti: alcuni fanaticamente convinti del verbo nazista, molti
indiffrenti, o paurosi di punizioni, o desiderosi di fare carriera, o troppo
ubbidienti. Tutti avevano subito la terrificante diseducazione fornita dalla
scuola quale era stata voluta da Hitler e dai suoi collaboratori, e completata
poi dal Drill delle SS."


 


Introduzione a Se questo è un uomo


"Meditate che questo è stato:

Vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli. "


Il ricordo va giustamento esteso
a tutte le stragi che videro morire degli innocenti, senza  preclusioni o
strumentalizzazioni.

2 commenti:

  1. Sì, senza strumentalizzazioni, e soprattutto la memoria deve guardare al presente con attenzione e, sapendo, che quello che è stato può presentarsi in altro modo e in altre forme, e non tutto d'un colpo. Un saluto Giulia

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  2. Ciao Giulia, sono d'accordo con quanto hai scritto, è necessario vigilare su quanto accade anche oggi. un saluto
    Pinky

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