sabato 2 dicembre 2006

Caccia alla traccia

Il Polonio 210 è il  protagonista delle cronache di questi ultimi giorni. L'elemento radiattivo venne usato per uccidere l'ex spia del Kgb Litvinenko, morto a Londra tra atroci sofferenze a distanza di circa tre settimane dal contagio. Sta  facendo parlare di sè mezzo mondo. La preoccupazione è salita  quando si  è scoperto che tre  aerei utilizzati  sulla tratta Londra-Mosca risultano contaminati.   Contaminato è il Sushi bar londinese dove Litvinenko ha consumato il suo ultimo pasto, contaminato Scaramella uno degli ultimi a incontrarlo . Il pericolo contaminazione fa paura, forse perchè non è abbastanza intelligente e colpisce nel mucchio, forse perchè è un nemico sporco. Non si vede a occhio nudo, si annida nel corpo di una persona ed esplode non lasciando spazio alla speranza. Inalato, ingerito o a contatto con le ferite non conosce antidoto o rimedio.  Si sta cercando di circoscrivere il pericolo, questo è il primo pensiero, la prima necessità: ridurre  il rischio contagio. Arriverà il momento delle indagini e tra dubbi e diffidenza si cercheranno i colpevoli. Spero che se si  incrocieranno la sete di giustizia  e la sete di energia,  si faccia la scelta giusta.

3 commenti:

  1. Ma si può, per uccidere 1 persona, mettere a rischio migliaia di vite?

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  2. Volevo dire la stessa cosa. 1000 al prezzo di 1
    dragor (journal intime)

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  3. secondo me non si può. Non si dovrebbe in nessun caso usare armi di questo tipo. Anche gli americani hanno sbagliato nel lanciare le bombe su Hiroshima e Nagasaky. L'arma atomica è un pericolo incontrollabile
    Pinky

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