martedì 12 dicembre 2006

Primopiano_primo_levi



"Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo"

    Primo Levi





Se questo è un uomo


“Voi che vivete sicuri

Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera

Il cibo caldo e visi amici:


Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.   

Considerate se questa è una donna,   

Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo

Come una rana d’inverno.


Meditate che questo è stato:

Vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli. 


O vi si sfaccia la casa,   

La malattia vi impedisca, 

I vostri nati torcano il viso da voi.”


(Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1976, p.1)

6 commenti:

  1. Ne ho la prova sul mio blog. Molti stanno cercando di far rivivere il passato
    dragor (journal intme)

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  2. Ciao Pinky...
    hai fatto bene a citare le parole di Levi.
    Le ha scritte oggi anche Andrea (Entula)...meglio, mai come in questi casi repetita iuvant !
    Irene

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  3. Ciao Pinky,
    apprezzo il post e sottoscrivo il commento di Irene.
    antonio (terzomillennio)

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  4. Dragor, purtroppo il passato tende a essere da alcuni dimenticato,da altri manomesso o rimpianto e riproposto con nostalgia. E' triste la situazione. Bisognerebbe imparare dai propri errori.
    Pinky

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  5. ciao Irene, sono parole che mi hanno sempre colpito molto, così come i libri di Levi. spero che serva ripeterle. Ho letto il post di Andrea, ha scelto molto intense che aiutano a comprendere l'orrore dei campi di concentramento.
    Pinky

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