sabato 31 marzo 2007

Se...

Bianco_e_nero
Se io non fossi che un filo di vento perduto  nella sera?
Se cercassi risposte che non hanno domante a dar loro appoggio?
Se questo non bastasse a farmi sentire meno sicura?
Forse sarei solo viva.


Foto tratta dal sito: http://www.ladonnadelmare.com/Foto3/Bianco%20e%20nero.jpg

venerdì 30 marzo 2007

spirito in viaggio

Mi scopro in questi giorni ad avere voglia di
viaggiare. Prendere una valigia, poche cose e partire. Da Valigia
sola perchè da sola
mi sembra di essere più sensibile. Sento più vivo il ricordo, più
forte l'impressione di aver vissuto i posti che ho visto. Non tedio nessuno con
i  silenzi, le fermate improvvise e la curiosità che mi muove in ogni  passo.
In queste occasioni migliora anche il mio senso dell'orientamento. Forse è
l'istinto di sopravvivenza che mi spinge a ricordare le strade che ho percorso.
Forse è la sensazione di sentirmi una cosa sola con  i luoghi che sto
visitando. Come se riuscissi a percepirne l'essenza, a innamorarmi, mossa da
quella strana libertà di occhi e di mente che mi fa sentire viva e felice. Come
se il tempo non fosse un nemico e ogni minuto un regalo di cui fare tesoro.


Ecco, io sento forte questo bisogno e gioco
a  fantasticare  su  possibili itinerari, giorni da attaccare
insieme per metterli in pratica. Chissà...


Lo spirito di viaggio provò a conservarlo ogni giorno, usandolo come una lente che mi permette di osservare il mondo. Questa settimana ho fatto la pendolare. I viaggi in tram sono stati una piccola vacanza, la città ogni
giorno riusciva ad avere un volto diverso: nuovi particolari da osservare e
nuove persone da conoscere.


Torino in questo periodo è  un brulicare di
mostre e iniziative. Fra un paio di settimane ci sarà unTorino_3
giorno, un giorno solo mio nel quale andrò a
visitare:


- gli appartamenti del secondo piano a Palazzo Reale


- Sulla via di Alessandro a Palazzo Madama (qui il link)


I Macchiaioli a palazzo Bricherasio (qui il link)


- la mostra riguardo i Cineromanzi all'archivio di Stato


e poi a fare una bella passeggiata in centro. Per ora sono queste le mete. Se quel giorno contasse 48 ore sarebbe tutto più facile.... :)


...poi spero di realizzare anche il viaggio.


 

giovedì 29 marzo 2007

Pensiero Azzurro

 


Italia-Scozia 2-0



La partita è iniziata, al '20 del secondo tempo, quando è entrato in campo
Alessandro Del Piero. Il piglio deciso, la voglia di giocare dando tutto e se
possibile, anche di più. Ha  conquistato  l'81° gettone con la maglia
azzurra.  Ha dribblato, a più riprese, gli avversari, realizzato
uno splendido passaggio G_alessandrodelpiero_vtop
di tacco e  si è presentato diverse volte davanti
alla porta. Voleva esserci e l'ha dimostrato. Ama la maglia azzurra
incondizionatamente. Che si tratti di affrontare un'amichevole o disputare un
mondiale dice  solo una  cosa  " sono a
disposizione"  e  lo fa accarezzando un  pallone,
allenandosi con  costanza.  Dimostra  la  gioia di un
bambino  indossando questa maglia,  il  suo  attaccamento
si percepisce nei  gesti e nelle parole  che usa.
Si, sono di parte.  Dalla parte del  cuore. Alessandro Del
Piero per me è il calcio. Il lato bello del calcio.  L'emozione, la
passione, la fantasia, la serietà e l'umiltà.  E' il divertimento puro di
uno sport che può ancora incantare e diventare poesia. Si, durante la
partita  ho fatto il tifo per lui.  Mi ha emozionato vederlo giocare.



Va Del Piero sull'ali dorate...

mercoledì 28 marzo 2007

azzurri spensieri

Post  condito con molto sarcasmo e un pò di ironia. Non riflette il pensiero dell'autrice
ma il suo calcistico sfinimento.



L'Italia questa sera ha visto 2-0 contro la Scozia, doppietta di Toni.
E' un risultato sorprendente. Fino a qualche settimana fa sembrava impossibile
raggiungere tale prestigioso traguardo. Molti erano gli scettici. Lo stesso
C.T. ha dovuto affermare pubblicamente di avere carattere, il dubbio che i
fatti non bastassero a dimostrarlo era palese.  Si perdeva il conto degli
appelli a Totti. Pupone ritorna Le colline sono in fiore(??). Nulla da
fare, il romanista è rimasto fermo sulle sue posizioni.


L'Italia ha dovuto fare senza di lui ed
riuscito a  inanellare 3 vittorie. Dico 3 vittorie, senza Totti,
semplicemente S-T-R-E-P-I-T-O-S-O.


 


Images_2
Riva ha tenuto a rassicurare
tutti che  er pupone tornerà a settembre, la sua convocazione
appare, ai più, scontata e indispensabile. Nei mesi dell'attesa ci possiamo
consolare pensando che la Nazionale Italiana ha buone speranze di sopravvivere anche
quando Totti appenderà gli  scarpini al chiodo. Gli azzurri hanno un
futuro. Meraviglioso. Vado a dormire molto più serena adesso.


cliccando qui potete leggerlo un post che ho dedicato a er divin pupone qualche mese fa.




martedì 27 marzo 2007

La stazione, il risveglio

L'edicolante alza la serranda,
tira fuori i carrelli,  li posiziona. Ogni cosa ritorna al suo posto, si
da avvio a  una nuova rappresentazione. L'atrio fino a quel momento
deserto  inizia ad animarsi. Quasi si fossero Treno
dati appuntamento i
viaggiatori fluiscono numerosi. Si avvicinano alla biglietteria e
formano una piccola fila ordinata delineata  dalle sbarre in legno e
metallo, dal gusto un pò retrò. Un occhio al pannello degli orari, l'altro
all'orologio. L'aria un pò stropicciata di chi ha da poco abbandonato il letto.  La coda si disfa, è il mio turno. La  meta è  decisa. Andata e ritorno. In giornata, spero. Il binario è
sempre quello, l'ultimo giù in fondo. C'è ancora qualche minuto, la notte non accenna a  salutare ed io alla ricerca di un pò di calore rimango ferma nell'atrio. Le mani nelle tasche, il respiro che ancora si confonde con il sonno. Non mi resta che aspettare, intanto osservo un pò per noia  e un pò per passione.  Uomini con valigetta eleganti e un pò formali per cui il giornale è il primo appuntamento. Studenti con trolley al seguito e la voglia di tornare.  Incontri che si attendono, incontri che si subiscono. Facce che diventano abitudine e altre che ancora mi sorprendono. Pensieri si mescolano, itinerari si ripetono. Ognuno  alla ricerca di un momento, il suo momento, prima che il giorno avanzi e prenda il sopravvento. Il treno è in partenza. Buon viaggio!

domenica 25 marzo 2007

Tin Tin Tin Tin Tin (2)

1° parte qui


Il cielo sembra in pace. La luna ha ripreso il suo
posto. Nella mia testa rimbalza il vuoto. Nessuna domanda da lasciare senza
risposta, nessun pensiero. Non voglio essere ferita.


Si è fatto chiaro. Mi ero addormentata.
Quante ore sono  passate?  Ho perso il conto. 
Stanno bussando alla porta. Devo alzarmi. O forse no, le luci sono
spente, la casa sembra abbandonata. Prima  o poi se ne andrà. Si, ne sono
sicura.  Riprende il dormiveglia. La mia ricerca del nulla. Sento dei
rumori alla finestra,  gli occhi seguono quella direzione. Lo vedo, è lui,
ha un espressione preoccupata. I nostri sguardi si incrociano per un attimo.
Poi io chiudo gli occhi, inutile ultima protezione. Se ne andrà. Si, ne sono
sicura.


Il vetro va in frantumi, un colpo al cuore, dei
passi si avvicinano, due braccia mi circondano. Ho la sensazione
che  questo abbraccio non mi appartenga più. Ci siamo lasciati due giorni
fa, ognuno perso nei propri pensieri. Parla,  sento che mi inonda di parole,
di richieste. Io non ascolto. Mi basta il contatto. Mi fa sentire viva, quasi
euforica. Vorrei urlare, dire mille cose insieme ma non faccio. Mi perdo nel
suo abbraccio come se questo fosse l'unico luogo. No, io non mi muovo.

sabato 24 marzo 2007

Tin  Tin Tin Tin Tin


Castiglioncello_pioggia


Sono raccolta in un angolo. Ho
freddo. Non serve il mio abbraccio convulso, le mani sfregate con
insistenza. Mi sembra di essere fatta di ghiaccio.


Tin  Tin Tin Tin Tin


"Si, mamma, ho chiuso l'acqua. Non insistere"


Tin  Tin Tin Tin Tin


Continua il rumore. Continua,
sempre uguale a se stesso, frequente, noioso. Gli occhi puntano la finestra. Il
cielo è litigioso. Le nuvole si scontrano fragorose.


Tin  Tin Tin Tin Tin
Tin  Tin Tin Tin Tin
Tin  Tin Tin Tin Tin


Un ossessione. Deve esserci un maglione da qualche parte.
Caldo, di lana, avvolgente, lì solo per me. No, io non mi muovo. Non insistere.

C'è uno strano equilibrio nello stare ferma, immobile, raccolta su me stessa. Solo
il respiro rompe l'incantesimo.


No, io non mi muovo...



Non me lo so spiegare


Un po’ mi manca l’aria che tirava

O semplicemente la tua bianca schiena..nananana

E quell’orologio non girava

Stava fermo sempre da mattina a sera.

come me lui ti fissava

Io non piango mai per te

Non farò niente di simile...nononono

Si, lo ammetto, un po’ ti penso

Ma mi scanso

Non mi tocchi più


Solo che pensavo a quanto è inutile farneticare

E credere di stare bene quando è inverno e te

Togli le tue mani calde

Non mi abbracci e mi ripeti che son grande,

mi ricordi che rivivo in tante cose...nananana

Case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale

Che anche se non valgo niente perlomeno a te

Ti permetto di sognare

E se hai voglia, di lasciarti camminare

Scusa, sai, non ti vorrei mai disturbare

Ma vuoi dirmi come questo può finire?

Non melo so spiegare

Io no me lo so spiegare


La notte fonda e la luna piena

Ci offrivano da dono solo l’atmosfera

Ma l’amavo e l’amo ancora

Ogni dettaglio è aria che mi manca

E se sto così..sarà la primavera..

Ma non regge più la scusa...


Solo che pensavo a quanto è inutile farneticare

E credere di stare bene quando è inverno e te

Togli le tue mani calde

Non mi abbracci e mi ripeti che son grande,

mi ricordi che rivivo in tante cose...nananana

Case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale

Che anche se non valgo niente perlomeno a te

Ti permetto di sognare..

Solo che pensavo a quanto è inutile farneticare

E credere di stare bene quando è inverno e te

Togli le tue mani calde

Non mi abbracci e mi ripeti che son grande,

mi ricordi che rivivo in tante cose...nananana

Case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale

Che anche se non valgo niente perlomeno a te

Ti permetto di sognare

E se hai voglia, di lasciarti camminare

Scusa, sai, non ti vorrei mai disturbare

Ma vuoi dirmi come questo può finire?

Tiziano Ferro

mercoledì 21 marzo 2007

la faccia triste del calcio (2)

Prendo a prestito il titolo dell'articolo  di Gramellini pubblicato oggi. (cliccate  qui per leggerlo)

La morattitudine è l'inettitudine di chi pur vincendo continua a mostrarsi perdenteInter
.



Sol contro tutti va l'interista perdente, neppur la vetta lo risolleva.

sabato 17 marzo 2007

No, non è uno sbaglio

100_0025 Ciao,
Questo Blog ha cambiato nome. Schizzo  è stato sostituito da Serendipity.


Mi piace la definizione di
wikipedia: "serendipity è - filosoficamente - lo scoprire una cosa non
cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra. Ma il termine non
indica solo fortuna: per cogliere l'indizio che porterà alla scoperta occorre
essere aperti alla ricerca e attenti a riconoscere il valore di esperienze che
non corrispondono alle originarie aspettative". Vorrei riuscire a far mio
questo modo di affrontare le cose.


           Buona lettura!
                 Pinky

mercoledì 14 marzo 2007

...

Finestra


Niente inganni né sotterfugi. Niente
favole raccontate nel buio della notte. Solo io e te, dietro un vetro, giovani
amanti d'un tempo migliore.


 

Arco

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martedì 13 marzo 2007

Juventus-Treviso 1-0

0925'  Palladino

Libri interrotti

Cos'è che ci spinge a scegliere
un libro a dispetto di un altro?  Cos'è che ci guida quando, in
libreria, siamo incuriositi e attirati da trame e colori  tanto diversi?
Sarei tentata di dire l'istinto. Ciò che Sc5
siamo in quel momento e ciò di cui
sentiamo il bisogno. Quella strana alchimia fatta di desideri e aspettative, di
colori e emozioni. Certe volte basta una frase, la scelta di un immagine.
Un sondaggio inglese propone una risposta molto più prosaica: Il 55% delle
persone intervistate ha dichiarato che sceglie i libri "per figura".
Si, per come stanno in libreria. E' importante avere una libreria di un certo
livello, che non faccia sfigurare il proprietario. Quindi via a testi impegnati
come: Guerra  e  Pace, Delitto e castigo, I versetti satanici .
Spesso acquistati  senza alcuna intenzione di essere letti ma solo perchè
come dice Rachel Cugnoni,casa editrice Vintage, danno "una
credibilità intellettuale alla propria libreria". Poco importa
se  resteranno in posa, in balia della polvere e dell'oblio, inutili
trofei che pigrizia e conformismo han conquistato.
La curiosità nel cassetto, i tesori fuori dalla porta e la fantasia che diventa
un volo da fermare. Un classico non è un obbligo ma un occasione che ci viene offerta.  Se c'è una cosa di qui mi sto convincendo è che la lettura non può vovere d'obbligo.  Un libro può esser un  un capolavoro universalmente riconosciuto però  è speciale perchè mi emoziona.  Ecco,  quando leggo io sono in cerca di emozioni. Voglio essere incuriosità, attirata. Senza barriere.


Cliccando qui potete leggere l'articolo da cui ho preso spunto per questo post. Sono indicati una serie di libri che la gente tende a non finire. Il mio libro interrotto è Io uccido di Giorgio Faletti. Qual'è il vostro?

lunedì 12 marzo 2007

Brescia - Juve 3-1

No, non mi sono dimenticata.
Difficile dimenticare una sconfitta  che giunge così imprevista. Apro
Juve_3
Internet,  vedo le maglie bianconere: Juve travolta dal Brescia. Sono
sorpresa, un tantino incredula. Il Brescia è un ottimo avversario ma io avevo
ancora negli occhi le immagini della partita contro il Piacenza,
in testa la speranza che qualcosa di buono fosse nell'aria. Una piccola
fuga, non dico tanto, un pò di serenità in più. Invece no. Meglio
toglierselo dalla testa. Del doman non v'è certezza e del rendimento
della Juve neppure. Quando ci sembra di essere un pò più sicuri,di spiccare il
volo ecco quello è il momento. Puntiamo bene i piedi per terra e tifiamo, sosteniamo
la nostra squadra del cuore.

La B è una sfida da vivere giorno per giorno, senza cali d'attenzione e senza
dimenticare dove vogliamo arrivare. Servono impegno costante da parte di tutti,
amore per la maglia e voglia di fare a guidarci in queste bizzarre giornate.



Siamo qui, abbiamo perso una partita e allora? Se
si gioca si può perdere. Certo, si può perdere anche meglio. Credendo
fino in fondo, per esempio, nella possibilità di ribaltare il risultato.
Il peso della sconfitta sta nel non provare a reagire. Non è stato  un
disastro, solo una lezione che la juve deve imparare continuando a essere squadra. Spero di vedere un'altra partita con il Treviso,  vorrei ci fossero passione
e impegno
. Poi Comunque vada sarà un successo. Io ci credo.


Bravo Serafini, tre bellissimi goal... nella porta sbagliata :-)

domenica 11 marzo 2007

Forse non fa notizia però dona speranza

Giuseppe Rosario Esposito scrive questa lettera (cliccando qui potete leggere la notizia pubblicata su La  Repubblica e La Stampa)  Grazie alle segnalazioni di   Giulia, I care, Antonio, Irene e Anecoico   la pubblico, mi  sembra  un segnale positivo e una voce da ascoltare. 


Preepost
“Mi presento, il mio nome è
Giuseppe Rosario Esposito sono un ragazzo napoletano, uno di quelli che ha la
fortuna di poter andare a scuola, un ragazzo come tanti, uno di quelli che può
sedersi di fronte ad un Pc per scrivere una lettera che probabilmente sarà
ignorata poiché non fa abbastanza "Spettacolo". Non siamo forse nella
società dello spettacolo ad ogni costo?



Ed allora guardando la televisione leggendo i quotidiani, non sento che parlare
della "Non scuola" , non leggo altro che articoli interminabili
sull'ennesimo video caricato su YouTube che riprende chissà quale altro atto di
vandalismo o di bullismo.



Si parla solo di questa "non scuola" che ormai sembra aver preso il
sopravvento su tutto e tutti!

E la scuola? Quella vera, quella dei ragazzi che scrivono per far sentire la
loro voce, quelli che in centinaia e centinaia parlano della "scuola che
c'é" su di un forum on-line di cui nessuno ha scritto, quelli che si
interessano dei reali problemi dei sistemi di istruzione, quelli che hanno
deciso di creare un manifesto europeo degli studenti



Che fine ha fatto quella scuola? Indubbiamente è più spettacolare
far parlare di sé piuttosto che parlare di sé. Allora forse più che scrivere
una lettera, dovrei filmarmi con uno di quei videofonini mentre riempio di
botte qualche insegnante. Non lo so! Forse sono un folle se penso che a
qualcuno importerà questa lettera, sono un sognatore nel cercare ogni mattina
sui titoli dei giornali "la scuola che c'è" restando puntualmente
deluso da quei caratteri cubitali


Forse dovrei già sapere che
nessuno risponderà a questa lettera. E forse mi dovrei abituare a non sapere
cosa sono gli obbiettivi di Lisbona


2010,
in


fondo cosa importa! So cos'è YouTube. Ma scusate se
non posso fare a meno di sognare"


Immagine tratta da:
http://www.comune.cosenza.it/culture/scuola/disegni_scuola/pre-e-post.jpg

Ve_donna_solatm
Non le riuscì di districarsi da
quei fili che la vita le aveva avvolto intorno. Gli altri li avevano stretti  rendendoli simili a una prigione. Il primo si era stata
una concessione, dettato solo dal senso del dovere. Il secondo si una costrizione
resa amara come un ricatto. Il terzo si fu una condanna senza appello a cui legò
il suo destino. Non ci fu più domani.
Non un domani scritto da lei. La vita le scorreva davanti senza darle modo di
intervenire.

Rugby

Il rugby è uno sport strano.
Almeno per me che lo conosco poco. Provo a ipotizzare. Due squadre in
0jep3rjp280x190
calzoncini che si fronteggiano, una palla ovale da conquistare. Passaggi veloci
con piedi e  mani.  Placcaggi e interventi per fermare l'avversario.
Mischie più  o meno furiose nelle quali la palla scompare sotto corpi,
ostacoli tra te e l'agognata meta. Poi ciò che non ti aspetti, la palla scivola
via. Pez  è lì pronto a fare il passaggio. Riceve Bergamasco che corre,
corre schivando gli avversari che gli si parano davanti fino ad arrivare a
schiacciare la palla oltre alla linea. META
Da quando l'Italia, nel 2000, è entrata nel Torneo delle Nazioni si è iniziato a
parlare più frequentemente di questo sport. Gli azzurri per diversi anni si
sono dovuti accontentare dell'amaro cucchiaio di legno, indesiderato trofeo che
spetta a chi non ottiene nemmeno una vittoria. Oggi no, l'aria sembra cambiata
con la conquista del secondo match, contro il Galles, al Flaminio di
Roma.  L'Italia emoziona, riunisce i tifosi allo stadio, le
famiglie.  I colori delle due tifoserie  si   mescolano
pacificamente. L'inno è cantato a squarciagola da atleti simili a frigoriferi
con le gambe (definizione di un giornalista Raisport). E' stata una battaglia
appassionata, molto dura. Bergamasco dice che hanno giocato con amore. Per
questi uomini grandi e grossi giunge anche il momento della commozione al
fischio finale.


Foto Ap

venerdì 9 marzo 2007

Tètes Coupées

Le tètes coupeés
sono delle
sculture, teste dalle sembianze umane, usate tra il XIII e il XV secolo, nelle decorazioni dei capitelli dellechiese, case e fontane. Si  pensa che queste decorazioni, particolarmente suggestive, siano legate alla presenza sul territorio di popolazioni
celto-liguri in epoca preromana. I celti avevano l'abitudine di tagliare la
teste dei loro nemici per poi appenderle sull'uscio di casa o dei santuari. Da qui forse traggono origine le tètes coupées.
E'
possibile osservare queste decorazioni in diverse vallate del saluzzese.
Sul sito www.ghironda.com
sono definite anche "more de peira".


Valle Maira Eccone alcuni esempi:


Villaro - Acceglio-
fontana con capitello in
pietra scolpita,  tètes coupeés, la data indicata (1769) è successiva rispetto alla
realizzazione del capitello stesso, datato tra il XIV e il XV secolo. 100_1043_1


100_1035 







Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta - Elva -
Portale del XV secolo, caratteristiche
tardoromaniche, decorato con figure umane e animali alternate a foglie a palmetta                                                   


100_1494_1
100_1500_1
100_1501












Ussolo - Prazzo -
tètes coupées reimpiegate sui pilastri del cancello della canonica.                         
                           
        100_1738             


100_1737


 










Informazioni tratte da:


-Mario Cordero e Milli Chegai, Valle Maira,  Le Guide dell'Arciere
-Mistà. Itinerario romanico-gotivconelle chiese dellevalli Grana, Maira, Varaita e Po, Bronda, Infernotto. 
Le guide di +Eventi


  


martedì 6 marzo 2007

Gabriel Garcia Marquez

- 6 mImages_24arzo - I romanzi di
Marquez  sono un clima: caldo e umido.  Il tempo dilatato viene
scandito dalla
natura, senza punti fermi. Generazioni  si incrociano con
il loro bagaglio di storie, abitudini e manie. Pazzia e sogno segnano la vita
dei protagonisti figli dei luoghi in cui sono nati, delle tradizioni e leggende
che  li hanno cresciuti.  Il destino sembra decidere per loro.  Amore e
odio sono sentimenti eterni,  testardardamente portati avanti fino
all'ultimo giorno.  I romanzi di Marquez sono il Sudamerica che non
conosco. Profumi e sapori che mi incuriosiscono. Buon Compleanno! 80 candeline
e tanti festeggiamenti, una serie di ricorrenze a rendere speciale questo 2007:


- 60 dal suo primo racconto;
- 40 dalla pubblicazione di "Cent'Anni di
Solitudine";
- 25 dal Premio Nobel per la letteratura.



 


100_1830


                   I confini del tempo si intrecciano su quel ponte, segno irrequieto  del passaggio dell’uomo

Sotto stretta sorveglianza...

Sembra questo il destino che
attende i sudditi di sua maestà. Qualche giorno fa si era parlato del progetto
di inserire scatole nere nelle automobili così da calcolare il pedaggio da
pagare.
Più salato se si percorrono le strade cittadine, meno caro man mano che
ci allontana dal centro e ci si dirige verso la campagna. Il percorso viene segnato e
denunciato per il calcolo della somma da corrispondere.


Ora si sta realizzando una nuova
iniziativa destinata, forse, a cambiare in maniera significativa la  Camerasnyc
vita
delle persone. Città  pilota Middelsbrough dove sono state installate una
serie di telecamere nei punti strategici.
L'aspetto innovativo è la possibilità
per le forze dell'ordine che osservano le riprese, sullo schermo, di
intervenire
. Vedono una ragazza che butta una cartaccia per terra? Possono
parlarle. Ordinarle di raccattare la carta e di metterla  nel
cestino.  Chi si trova a subire il comando di primo acchito si spaventa,
non sa da dove proviene la voce e chi sia stato a parlare.  Teoricamente
il sapere di essere sorvegliata dovrebbe servire da stimolo a comportarsi in
maniera corretta. In pratica se la persona persevera nello sbaglio rischia la
"gogna pubblica". Il tutto adattato alla nostra epoca.  Dal
filmato si trae l'immagine della persona "incriminata" e la si
pubblica on-line sul giornale locale, corredata della descrizione del “crimine"
di cui si è macchiata. 
Si può rinunciare al concetto di privacy e accettare di essere spiati in nome
di una maggiore sicurezza e di interventi più rapidi? Secondo me  non è uno
scambio a costo zero e  potrebbe avere sviluppi poco piacevoli.


Alla  luce di quanto
accade  si  può inoltre rivalutare  la figura  di
George  Orwell. Non più solo scrittore, ha
concrete possibilità di essere promosso al grado di veggente.  Forse lui conosce le
risposte, anche a questa domanda che rimane a tener desti gli animi: - Può la
sorveglianza fare al posto della coscienza?

lunedì 5 marzo 2007

Primavera, quasi

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Juventus - Piacenza 4-0

   
             

26_1            


1' pt Trezeguet






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6' , 23'  e 48' st


Del Piero         


BRAVI !                            

sabato 3 marzo 2007

E la luna arrossì..

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100_1812_1Images_25                           
Favole di luna racchiuse dentro al cuore come fragili
avventure che non fan rumore.



Biblio-piroga

Passaggio a Nord-Ovest
oggi ha proposto una bella storia.
Africa- Un villaggio di
pescatori, adagiato sulle rive di un lago, non ha  una biblioteca. Quella
più vicina si può raggiungere solo dopo un lungo e scomodo viaggio. Così da un
paio di anni è partita una curiosa iniziativa. Ogni settimana due ragazzi
trasportano, con la piroga, un centinaio di libri per Gigi14
dare, agli abitanti del
villaggio,  la possibilità di leggere.  Si tratta  di libri
a  prestito, presi dalla biblioteca. La piroga ogni volta che giunge a
destinazione viene accolta da bambini festanti che hanno imparato a rispettare
e ammirare chi porta loro un prezioso carico fatto di
fantasia, pensieri e riflessioni. Una possibilità di crescere e di
riscattarsi.  I gestori della biblio-piroga si occupano di distribuire i
libri cercando di assecondare le possibilità e le capacità di ognuno. Così che
i testi  non restino inutilizzati. Questi due personaggi sono cresciuti
nella considerazione della gente. Le mamme dei bambini volendo condividere
con loro il piacere della lettura, sono ritornate a scuola. Intanto si
organizzano delle letture di  gruppo, una voce per chi non sa leggere.
Cultura orale che ancora si trasmette arricchendo la comunità

Cosa può una canzone?

Moro_fabrizioUna canzone non può cambiare  il mondo
però può smuovere le coscienze
.  Fabrizio Moro esprime quest'idea
quando  un giurato si dice triste perchè pensa che   quella
canzone non servirà a nulla. Riferendosi a Pensa , la canzone che ha
proposto, dice:
"è un pezzo che ho scritto dopo aver visto un film sulla vita di Paolo
Borsellino, all'inizio l'avevo scritto per lui, ma poi approfondendo
l'argomento ho visto che ci sono stati tanti altri uomini che hanno sacrificato
la loro vita nella lotta contro le ingiustizie e mi è sembrato giusto dedicarlo
a tutti loro, in sostanza è una canzone che parla di coraggio e di speranza, ma
sopratutto di amore per il prossimo."


Pensa è una poesia  essenziale, vera,
una spinta a riflettere almeno per il tempo di una canzone.
Vince al festival
mettendo tutti d'accordo. Il primo segnale viene dal  pubblico che fin
dalla prima esibizione si alza in piedi e applaude per un lungo momento,
quasi commosso dalle intense parole che ha ascoltato. E' stato bello vedere un
apprezzamento così condiviso per una canzone impegnata. Forse la speranza c'è
che qualcosa cambi, adesso tocca a noi.


Qui sotto inserisco il testo:


Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine

Appunti di una vita dal valore inestimabile

Insostituibili perché hanno denunciato

il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato

Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra

di faide e di famiglie sparse come tante biglie

su un isola di sangue che fra tante meraviglie

fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie

di una generazione costretta a non guardare

a parlare a bassa voce a spegnere la luce

a commententare in pace ogni pallottola nell'aria

ogni cadavere in un fosso

Ci sono stati uomini che passo dopo passo

hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno

con dedizione contro un'istituzione organizzata

cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro?

è nostra... la libertà di dire

che gli occhi sono fatti per guardare

La bocca per parlare le orecchie ascoltano...

Non solo musica non solo musica

La testa si gira e aggiusta la mira ragiona

A volte condanna a volte perdona

Semplicemente

Pensa prima di sparare

Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare

Pensa che puoi decidere tu

Resta un attimo soltanto un attimo di più

Con la testa fra le mani

Ci sono stati uomini che sono morti giovani

Ma consapevoli che le loro idee

Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole

Intatte e reali come piccoli miracoli

Idee di uguaglianza idee di educazione

Contro ogni uomo che eserciti oppressione

Contro ogni suo simile contro chi è più debole

Contro chi sotterra la coscienza nel cemento

Pensa prima di sparare

Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare

Pensa che puoi decidere tu

Resta un attimo soltanto un attimo di più

Con la testa fra le mani

Ci sono stati uomini che hanno continuato

Nonostante intorno fosse [tutto bruciato

Perché in fondo questa vita non ha significato

Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato

Gli uomini passano e passa una canzone

Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione

Che la giustizia no... non è solo un'illusione

Pensa prima di sparare

Pensa prima dì dire e di giudicare prova a pensare

Pensa che puoi decidere tu

Resta un attimo soltanto un attimo di più

Con la testa fra le mani

Pensa.

Fabrizio Moro

venerdì 2 marzo 2007

Parlando di problemi seri

Pari_opportunitridottaLe pari opportunità negate


"(ANSA) - LONDRA, 1 MAR- In Gran Bretagna le mamme che lavorano sono anche le
piu' discriminate tra quanti sono a caccia di un impiego. Secondo da uno studio
commissionato da Blair, una madre con un figlio sotto gli 11 anni ha il 45% in
meno di probabilita' di trovare lavoro rispetto ad un uomo.
La Commissione su donne e
lavoro ha intervistato 122 agenzie di collocamento e riscontrato che piu' del
70% dei datori di lavoro chiedono di non assumere donne incinte o quelle in
eta' fertile."
link http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/cultura/news/2007-03-01_10142451.html



Uno sguardo all'Italia non mi fa essere più serena:
"Le donne sono meno favorite
rispetto agli uomini, hanno un tasso di occupazione più basso, sono
più
precarie e guadagnano meno dei loro colleghi uomini. A un anno dalla laurea
lavora il 49,2 per cento delle laureate pre-riforma contro il 57,1 per cento degli
uomini. E il gap salariale nel tempo non fa che crescere, tanto che a cinque
anni dalla laurea le donne guadagnano un terzo meno di quanto non prendono gli
uomini. Quanto alla precarietà a un anno dalla laurea il 52 per cento delle
donne ha un contratto atipico contro il 41,5 per cento degli uomini. E la
disparità è ancora più acuta per le laureate "triennali", visto che
solo il 34 per cento delle donne ha un impiego stabile contro il 48 per cento
dei loro colleghi uomini."
link www.repubblica.it   
dati tratti da una ricerca di AlmaLaurea.



Leggendo queste notizie, sentir parlare di "parità dei sessi" per i semafori mi sembra osceno.

Il semaforo è maschilista.

E' necessario porvi rimedio



Fuenlabrada è una città spagnola di 190.000 persone. L'amministrazione comunale
ha deciso di
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mettere in atto un intervento ritenuto, forse, particolarmente
urgente e innovativo: mettere le gonne ai semafori. Si, perchè tutti abbiamo
avuto la possibilità di riscontrare come ai semafori, chi ci informa se
possiamo passare o meno sono degli omini. Sempre e solo degli omini. Ora è
giusto lasciare spazio anche alle "donnine", figure con gonne e
capelli lunghi che presto troveranno il loro giusto spazio sui segnalatori del
traffico.  Questo è solo il primo di una serie di provvedimenti volti a
eliminare la segnaletica  "machista" a favore di cartelli più
rispettosi della parità tra i due sessi.
I cittadini non hanno ancora compreso la portata rivoluzionaria del gesto e
restano per ora indifferenti rispetto a questo progetto, solo qualche donna si
dichiara rallegrata per tale novità.


Le pari opportunità passano per un altra strada.



Notizia riportata da: tgcom La Stampa



      

giovedì 1 marzo 2007

Censurapc_1Esprimo solidarietà ai blogger che non possono ancora inviare commenti liberamente e devono affrontare difficoltà nell'uso di typepad. Spero  si risolva  positivamente la situazione e possano tornare a intervenire senza problemi.
     Pinky

Un grande giornalista

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"Odio i luoghi comuni, la
superficialità e uso le statistiche come controprova alle mie tesi. La
soggettività è bella in letteratura. Nel giornalismo ci vuole concretezza,
analisi, approfondimento dei fatti
". 


Giorgio Tosatti*

Basterebbero  queste parole a spiegare perchè Il punto di  Giorgio
Tosatti 
mi mancherà molto.  L'esposizione chiara, precisa, il dire
anche cose che non faceva piacere sentire ma che erano vere, rendevano i suoi
interventi preziosi spunti di riflessione. Era un professionista serio,
equilibrato. Punto di riferimento e uomo di cui ci si poteva fidare. Le sue tesi, i suoi ragionamenti si basavano sui dati, statistiche
e  sull'esperienza di una vita trascorsa amando lo sport.


Foto e citazione:
* www.ansa.it


Qui è possibile leggere quanto hanno detto politici e sportivi:
sito Ansa