giovedì 28 giugno 2012

Italia in finale, domina e si dimostra concreta

6a00d83451ca6769e20163065acc28970d-120wiL'Italia vince per 2-1 contro la Germania nell'emozionante semifinale giocata in Polonia. 


La novità è Balzaretti in difesa, sulla destra,  al posto di Abate indisponibile. In avanti Balottelli e Cassano. Nonostante i due giorni in meno di riposo gli Azzurri si dimostrano intrepidi, bravi nnel costruir gioco e limitare l'azione tedesca. Al 20'  Balottelli segna di testa su imbeccata di Cassano. Goal del vantaggio Azzurro che fa ben sperare. I tedeschi provano a reagire ma senza rendersi pericolosi. Al '38 del primo tempo Balotelli fa il bis su passaggio di Montolivo.  Il primo tempo si chiude sul 2 a 0.


Nel secondo tempo il Ct tedesco opera subito due sostituzioni, ma la sua squadra fatica a reagire le poche occasioni sono sventate da Buffon e dalla difesa azzurra.  L'Italia ha delle buone occasioni per fare il terzo goal con Marchisio e Di Natala ma  portiere e pali  non le consentono di segnare.


Diamanti sostituisce Cassano, Di Natale viene inserito al posto di  Balottelli  e Thiago Silva prende il posto di Montolivo. Il rigore segnato dalla Germania al '91 provoca qualche brivido per fortuna senza conseguenze.


L'Italia è in finale, meraviglioso.

lunedì 25 giugno 2012

0.39 una sigaretta

La fermata era due curve prima del paese.


Si scendeva e si proseguiva  a piedi. Bisognava fare attenzione a non intralciare l'autista che intanto faceva manovra e puntava il muso dell'autobus verso la pianura. Un concetto astratto distante curve e minuti ma sempre presente nella mente dell'uomo che  ogni giorno percorreva quella strada in cui si alternavano salite e discese, punti stretti in cui rallentare,  la sensazione di arrivare a un passo dal cielo e doversi fermare prima  in quello spiazzo due curve sotto il paese, l'ultimo dove poteva fare manovra.


I passeggeri si davano il cambio sui sedili.  L'uomo dopo aver posizionato  il muso dell'autobus verso la pianura, casa sua era nel primo paese di fondo valle, scendeva e si sedeva su un tronco. Sempre lo stesso, estate e inverno, quando il tempo era asciutto. Si sedeva, le gambe piegate, una mano infilata nella tasca a riportare in superficie tabacco e cartine che appoggiava sulle ginocchia. Poi prendeva una cartina  e la stendeva su una gamba come un lenzuolo in cerca del sole. Faceva piovere sopra del tabacco che distribuiva  al centro, sembrava una montagna solitaria  cresciuta in una pianura. A quel punto sollevava la cartina e la arrotolava  umettandone i bordi  con  la lingua per farla aderire. Infine se la infilava tra le labbra, affondava la mano nell'altra tasca e riemergeva con l'accendino  verde bottiglia striato di blu. Lo faceva schioccare, si alzava una livida fiamma che toccava prima la carta e poi il tabacco facendoli diventare iridescenti, infine si spegneva. Sembrava un passaggio di consegne tra l'accendino e la sigaretta, come due staffette con il testimone. Un momento quasi magico.  Solitamente era a quel punto che l'uomo si ricordava dell'autobus e dei passeggeri in attesa di partire.  Tirava due boccate nervose, aspirava il fumo e tossicchiava  a singhiozzo. La sigaretta finiva per terra prima di essere consumata a metà. Toccava l'asfalto,  irradiava stanche volute di fumo finchè l'uomo la schiacciava sfregandola con la punta. Infine l'autista si muoveva verso l'autobus, chiudeva la stiva,  gridava "Si parte" e tornava a sognare il cielo.

domenica 24 giugno 2012

Il cucchiaio di Pirlo segna la riscossa Azzurra.

Inghilterra - Italia  2  - 4


Gli Azzurri arrivano ai tiri dal dischetto consapevoli di aver dominato la partita quanto a possesso palla, passaggi utili e occasioni create. Meritano di vincere e ne sono consapevoli ma questo non basta. Non si vince ai punti, la palla è rotonda e spesso imprevedibile. I giocatori Azzurri sono stremati e bisogna scegliere i rigoristi.  Il CT Prandelli si confronta con il  vice, con i suoi ragazzi e consegna la lista.


Si inizia. Balotelli contro il compagno di   club Hart,  segna. Gerrard, il capitano inglese,  sigla l'1 a 1.  E' il turno di Montolivo, il portiere inglese si sbraccia, fa le smorfie e la palla va fuori. Disperazione, Rooney posiziona il pallone sul dischetto e batte il portierone Azzurro Gigi Buffon. L'Inghilterra è avanti di un goal si profilano pensieri foschi, la sensazione di un'ingiustizia che potrebbe compiersi. Arriva Pirlo, calmo posiziona il pallone sul dischetto, guarda il portiere avversario agitarsi tentando di distrarlo e non si scompone. Aspetta che Hart si tuffi e poi segna un irriverente cucchiaio.  Strappa un sorriso di sollievo, stempera la tensione,  da coraggio ai compagni che devono ancora tirare e intimorisce gli avversari che si presentano sul dischetto e sbagliano colpendo la traversa o  facendosi parare il rigore da Buffon. Nocerino e poi Diamante segnano. Meraviglioso, l'Italia ha vinto, passa alle semifinali. Affronterà giovedì la Germania.


Passaggio del turno meritato, in maniera incredibile. Questa è una squadra capace di far innamorare. Grazie Azzurri!






lunedì 18 giugno 2012

Gli Azzurri passano il turno, che fatica

6a00d83451ca6769e20163065acc28970d-120wiL'Irlanda dimostra fin dal primo minuto di voler fare la sua partita, senza sconti.  Gli Azzurri, contratti, sembrano sentire il peso della responsabilità. I quattro cambi, promessi da Prandelli, ci sono stati. Balottelli in panchina lascia spazio a Di Natale. Balzaretti, Barzagli e Abate sono le altre novità. Devono vincere tenendo d'occhio l'altro match del girone C che vede affrontarsi Spagna e  Croazia. Si gioca in contemporanea. 


L'Italia prova a farsi avanti e prendere coraggio. Il goal di Cassano al '35 del primo tempo arriva come una liberazione.   Si  va nello spogliatoio sull'1 a 0. L'Italia  rientra in campo  con l'intenzione di raddoppiare. Ma non le riesce. Almeno, non subito. Chiellini si infortuna ed entra Bonucci. Diamante sostituisce Cassano e Balottelli entra al posto di Di Natale. La tensione è alta, sembra un film già visto nei match precedenti. Basta  un errore e un pareggio segnerebbe il rientro a casa senza scuse, senza giustificazioni.   Un occhio al cronometro  e uno al campo, il tempo che sembra inceppato. Spagna e Croazia un pensiero ricorrente. Il goal del raddoppio non arriva. Ci sono scontri, gomiti troppo alti, nervosismo. Balottelli appena entrato rischia di farsi espellere per una gomitata che per fortuna non va a segno. Balottelli è lento, impreciso, involuto. Non lo si comprende. La Spagna intanto è passata in vantaggio.


Un irlandese, ammonito,  viene espulso per proteste e scaglia il pallone contro il CT azzurro.  Siamo al '90 e Mario Balottelli segna il goal che non ti aspetti, con una tranquillità disarmante che ti fa incavolare pensando alle volte che si trascina lento per il campo e si muove contro tutti, istintivo rissoso, dimenticando di essere lì prima di tutto per giocare a calcio.    Sembra tutto fatto. I commentatori  Rai gridano che serve il terzo goal. Io non capisco perchè, mi sono persa  nel calcolo dei goal fatti e subiti, degli scontri diretti. Nella mia beata ignoranza scopro solo dopo il fischio finale che bastava un pareggio 1 a 1 di Spagna e Croazia per interrompere il sogno europeo degli Azzurri.


Che dire, missione compiuta. L'italia passa il turno ma quanta fatica. 

Biscottificio azzurro

Ora che l'Italia ha passato il turno possiamo dirlo, a volte riusciamo  a essere ridicoli. Lo sponsor 6a00d83451ca6769e20163065acc28970d-120wiSharp  chiede "Quanto sono emotivi gli italiani?"  Troppo.  Emotivi, complottisti incapaci  di fare autocritica e di comprendere quando è meglio tacere.  I giocatori azzurri non avevano ancora finito la doccia dopo il match pareggiato con la Croazia e già i giornalisti   vaticinavano un possibile biscotto fabbricato da  Spagna e Croazia. Si dava per scontata la vittoria con l'Irlanda -  questa sera abbiamo visto quanto il risultato è stato  incerto fino al novantesimo - lamentando che poteva non bastare per passare il turno. Suona stonato accusare gli altri di pratiche che, stando all'indagine sul calcio scommesse, in Italia sembrano pratica comune quanto indigesta. Non si può guardare la pagliuzza nell'occhio del vicino se non si riesce a riconoscere la trave nel proprio.


Gli Azzurri sono abituati  a dar via le chiavi del proprio destino, aspettare che un'altra squadra (vedi Spagna) faccia il proprio dovere, vincendo anche quando non le è strettamente necessario (in bilico era il primo posto del girone),  per poter guardare avanti e sperare nel futuro. Il tiriamo a campare non è una mentalità da grande squadra.

sabato 16 giugno 2012

Forse si sente osservato

Img_1331565386_i Due uomini, spettatori clandestini, favoriti da un telo bucato.  L'uomo con la bombetta si stacca dal telo e si volta. Forse si sente osservato. Un ragazzo si sta muovendo nella sua direzione. Tiene in mano  uno strano marchingegno e se fosse una guardia in borghese? Il match è in pieno svolgimento, il risultato incerto. Che fare? Fingere indifferenza ed allontonarsi. Ormai è tardi. Scappare. Sarebbe inseguito e raggiunto. Un ultima occhiata. Ecco quello che farà, conserverà l'immagine di ventidue uomini in calzoncini corti intenti a rincorrere una palla cucita nel cuoio. Il finale del match lo disegnerà lui e sarà emozionante, combattuto e vinceranno i suoi ma solo al novantesimo, due secondi prima del  triplice fischio finale.


 Fotogafia di Henry Cartier-Bresson

giovedì 14 giugno 2012

Fragilità Azzurra

Italia - Croazia 1- 1  


Gli Azzurri sono in piena sindromeEuro-2012-logo pareggite. La splendida punizione di Pirlo non è bastata a conquistare i tre punti. Nel primo tempo gli azzurri non sono stati capaci di concrertizzare le occasioni create. La ripresa inizia male e vede concretizzarsi il pareggio croato.  Balottelli e Cassano continuano a non segnare.  Errore di Chiellini sul goal croato.  Ora l'Italia è costretta  a vincere contro l'Irlanda lunedì per sperare nella qualificazione.  Il CT Prandelli ha sbagliato la formazione e tardato nei cambi.

lunedì 11 giugno 2012

Carminia

Il fiore si richiuse e iniziò a oscillare come mosso dal vento.  Diede un paio di strattoni più forti e infine si fermò. 


Paco era seduto a pochi passi dal fiore,  appoggiato a un tavolo, provava a preparare un esame. Per qualche istante osservò la sua danza, come ipnotizzato, poi sbottò in un:


- Sta masticando  - e lo ripetè più sommessamente quasi a se stesso - Sta masticando


Non si spinse oltre. Un brivido percorse la sua schiena. Gli sembrava che la pianta potesse capire i suoi pensiCarminiaeri, rimanerci male e meditare vendetta.  Non si era ancora abituato  ad averla in casa.  "L'amarillis villipendis cave è un fiore pieno di personalità" aveva detto Miranda il giorno che l'aveva acquistata  al mercato.  La ragazza aveva pronunciato quelle parole   con l'intonazione seria e convinta che doveva avere sentito usare al contadino da cui l'aveva trovata. Un fiore rosso dai lunghi petali, qualche foglia svogliata e un appetito indecente. All'opera da mattino  a sera. Vittime principali gli insetti. Ma erano sufficienti?


A Paco metteva inquietudine, la teneva sul balcone e già gli sembrava troppo. Troppo vicina, troppo famelica, forse pericolosa. Un paio di notti era venuta a cercarlo nei sogni, l'aveva rincorso spalancando i petali ed era quasi riuscita ad afferrargli una gamba. Paco aveva avuto l'impressione di poter contarne i denti uno ad uno e a quel punto si era svegliato intriso di sudore freddo e incerto se i denti fossero 33 o 34   invariabilmente  aguzzi e crudeli.


Sciocchezze masticò  amaro Paco che era costretto a occuparsene fino a quando sua sorella non si decideva a tornare dalla Florida. Sciocchezze pensò dandole un'ultima occhiata obliqua. Aveva riaperto i petali a ventaglio. Il ragazzo tornò a guardare il libro. Di slanciò sottolineò il termine onomatopea. Ricordava di averlo sentito  usare in qualche punto a lezione - Deve essere importante -  decise,  andando a cercare la nota in fondo alla pagina.   La lesse  a voce  alta scandendo ogni lettera:


- Parola o locuzione che imita rumori o versi di animali ...


Non prestò attenzione all'ombra rossastra che si profilava sopra di lui. Si chiuse in un lampo e Paco era dentro, protagonista della danza che aveva osservato - Sta masticando - urlò, in un agosto deserto,  mentre le forze gli venivano meno. Non fece in tempo a precisare - Mi sta masticando. 


Il fiore infine si arrestò  e dischiuse i petali al sole.

domenica 10 giugno 2012

Un calcio falso

Euro-2012-logoSiamo più o meno consapevoli dello scandalo del  calcio scommesse. Le indagini ancora in corso, i processi che si celebreranno, i sospetti  e quella persistente sensazione di nausea che si prova sentendo parlare di calcio.  


Gli europei sono iniziati e bisogna provare a tifare Italia vincendo lo schifo vissuto leggendo dell'ennesimo scandalo che infesta il calcio italiano. E' una missione difficile provare ad appassionarsi di nuovo a questo sport, dimenticare per un attimo la sensazione di presa in giro reiterata. Però si affronta. Europeo, azzurri in campo, bandiere che sventolano e voglia di tifare, di sperare che almeno la nazionale  possa regalare qualche soddisfazione oltre la logica e il buon senso.


Mi sembra irritante che ogni tre per due gli spot che accompagnano questa manifestazione sportiva promuovano siti di scommesse. Probabilmente possono vantare tutti i crismi della legalità,  insistenti con i loro slogan "scommetti a un livello più alto"  e "ti aspettano quote da numero 1", ligi nel dichiarare il divieto ai minori di diciotto anni. Un buon mezzo per sperperare soldi e fare disprezzare il calcio. E' questo lo scopo di un Europeo?

Italia, un buon inizio

Euro-2012-logoLo scandalo scommesse,  gli infortuni, i dubbi sull'assetto, la disastrosa amichevole contro la Russia ancora negli occhi.  Per gli azzurri l'Europeo parte  in salita, hanno di fronte i campioni in carica d'Europa e del Mondo. Le furie rosse che però sono riuscite a battere l'Italia,  in passato,  solo ai rigori. 


Fischio d'inizio e l'Italia da l'impressione di essere solida, si propone in avanti. Giaccherini dimostra di non essere intimidito dall'esordio in una grande competizione. De Rossi si pone al centro della difesa con sicurezza, spazza via palloni e contribuisce a creare gioco. Passano i minuti e le buoni impressioni trovano conferma in un buon gioco che si spegne davanti a Casillas. I veri problemi per l'Italia sono in avanti, Cassano non è incisivo, Balottelli nervoso e poco concreto spreca una grande incredibile occasione a inizio secondo tempo.


Il pensiero molesto nel primo tempo è "ci lasceranno sfogare e poi  ci schiacceranno" però  i  minuti passano e gli azzurri continuano a praticare un gioco discreto. Un paio di pericoli per l'Italia, spesso impegnata in difesa, ma nulla di trascendentale.  Il secondo tempo  continua su questa linea. Balottelli viene sostituito da Di Natale che dopo 4 minuti su passaggio di Pirlo supera Casillas. Un goal liberazione meraviglioso ma dopo quattro minuti si torna sulla terra con il pareggio siglato da Fabregas. Entra  Giovinco al posto di Cassano e si dimostra efficace. Partita aperta, paura e coraggio si mescolano nel gioco, nelle occasioni costruite  e sventate fino al novantesimo più tre di recupero.  Finisce 1 a 1.


Bravo il CT Prandelli a  fare le giuste  correzioni in avanti e motivare i giocatori.


Prossimo avversario la Croazia.