lunedì 11 giugno 2012

Carminia

Il fiore si richiuse e iniziò a oscillare come mosso dal vento.  Diede un paio di strattoni più forti e infine si fermò. 


Paco era seduto a pochi passi dal fiore,  appoggiato a un tavolo, provava a preparare un esame. Per qualche istante osservò la sua danza, come ipnotizzato, poi sbottò in un:


- Sta masticando  - e lo ripetè più sommessamente quasi a se stesso - Sta masticando


Non si spinse oltre. Un brivido percorse la sua schiena. Gli sembrava che la pianta potesse capire i suoi pensiCarminiaeri, rimanerci male e meditare vendetta.  Non si era ancora abituato  ad averla in casa.  "L'amarillis villipendis cave è un fiore pieno di personalità" aveva detto Miranda il giorno che l'aveva acquistata  al mercato.  La ragazza aveva pronunciato quelle parole   con l'intonazione seria e convinta che doveva avere sentito usare al contadino da cui l'aveva trovata. Un fiore rosso dai lunghi petali, qualche foglia svogliata e un appetito indecente. All'opera da mattino  a sera. Vittime principali gli insetti. Ma erano sufficienti?


A Paco metteva inquietudine, la teneva sul balcone e già gli sembrava troppo. Troppo vicina, troppo famelica, forse pericolosa. Un paio di notti era venuta a cercarlo nei sogni, l'aveva rincorso spalancando i petali ed era quasi riuscita ad afferrargli una gamba. Paco aveva avuto l'impressione di poter contarne i denti uno ad uno e a quel punto si era svegliato intriso di sudore freddo e incerto se i denti fossero 33 o 34   invariabilmente  aguzzi e crudeli.


Sciocchezze masticò  amaro Paco che era costretto a occuparsene fino a quando sua sorella non si decideva a tornare dalla Florida. Sciocchezze pensò dandole un'ultima occhiata obliqua. Aveva riaperto i petali a ventaglio. Il ragazzo tornò a guardare il libro. Di slanciò sottolineò il termine onomatopea. Ricordava di averlo sentito  usare in qualche punto a lezione - Deve essere importante -  decise,  andando a cercare la nota in fondo alla pagina.   La lesse  a voce  alta scandendo ogni lettera:


- Parola o locuzione che imita rumori o versi di animali ...


Non prestò attenzione all'ombra rossastra che si profilava sopra di lui. Si chiuse in un lampo e Paco era dentro, protagonista della danza che aveva osservato - Sta masticando - urlò, in un agosto deserto,  mentre le forze gli venivano meno. Non fece in tempo a precisare - Mi sta masticando. 


Il fiore infine si arrestò  e dischiuse i petali al sole.

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