lunedì 16 gennaio 2012

Miracolo inevitabile

Miracolo InevitabileSarà perchè il calcio è una buona metafora della vita, sarà per la capacità di farti sentire nel racconto, soffermare su punti di vista diversi, commuoverti e insieme affascinarti, sarà per questo e mille altre ragioni ancora che è una lettura piacevole, uno dei migliori racconti pubblicati fino a ora in questa collana. Consigliato!




Autore: Edoardo Nesi


Editore: Il Corriere della Sera


                          Collana:  Inediti d'autore n. 11



mercoledì 11 gennaio 2012

La strada che va in città

Image_book.php libro


E se ieri quando Delia poteva scegliere avesse amato lui, se la povertà, il denaro e le convenzioni sociali non contassero così, forse sarebbe un'altra storia. Quanto freddo, disillusione, conformismo e ombra si respira, tragicamente bello.


Autore: Natalie Ginzburg


Editore: Il Sole 24 ore


Collana:  Racconti d'autore n. 11

lunedì 9 gennaio 2012

Les doigts pleins d'encre

Robert Doisneau fotoLe dita piene di inchiosto è l'evocativo  titolo della mostra organizzata presso il Museo di Scienze Naturali di Torino. Fino al 15 gennaio sono esposte una trentina di fotografie realizzate dal celebre fografo francese Robert Doisneau che ha ritratto degli scolari  francesi,   tra gli anni '40 e '50 del XX secolo. I bambini sono colti nel vivere quotidiano. A scuola persi in un attimo di distrazione, seri, divertiti, assorti, complici, preoccupati o sorridenti,  alle prese con una marachella o con una prova di destrezza.


Trenta e una storia che affiorano osservando le immagini, colpiti da un particolare che a una prima occhiata non si era colto.  Doisneau ha uno sguardo ispirato e la pazienza necessaria per  realizzare immagini  delicate, tenere, suggestive in un bianco e nero che affascina.


 Prezzo: intero € 5,00 - ridotto € 2,50


Luogo: Museo Regionale di Scienze Naturali
Indirizzo: Via Giolitti 36
Città: TORINO (TO).


Fino a domenica 15/01/2012
-Dal giorno 27/11/2011 al 15/01/2012 dalle ore 10:00 alle ore 19:00 nei giorni: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica




Notizia tratta dal sito TorinoCultura a questo link.

domenica 8 gennaio 2012

Sherlock Holmes - Gioco di ombre

Sherlock blog.jpg 2E' il secondo capitolo della serie,  in testa agli incassi nelle festività natalizie. Si avvale di due interpreti di valore.  Robert Downey Jr  e Jude Law appaiono ispirati e vestono alla perfezione i panni dell'investigatore e del suo aiutante/spalla eppure il film non mi ha convinto. Ho l'impressione non siano riusciti a sfruttare appieno il potenziale che avevano a disposizione.


1891. Una serie di attentati incrina le relazioni tra le nazioni europee. Un uomo insospettabile sembra pronto ad approfittare della situazione. Sherlock seguendo Irene Adler si trova a intralciare il piano del suo peggior nemico,  il professor Moriarty. Irene Adler pedina inconsapevole viene eliminata dalla scena e Holmes ha un motivo in più per tentare di fermare il temibile professore. Può contare sull'aiuto del fido Dottor Watson, costretto a rinunciare alla sua luna di miele, sul fratello Mycroft, in eterna competizione, e  su Madame Simza, una cartomante alla ricerca del fratello  coinvolto nel progetto ordito da Moriarty, nonché sulle sue  indiscusse doti investigative.  L'inseguimento si fa serrato da Parigi alla la Germania  e infine in Svizzera presso le cascate Reichenbach, luogo scelto per l'incontro dei rappresentanti  della diplomazia europea. Una mossa sbagliata e sarà guerra. Holmes lo sa, fronteggia Moriarty su una scacchiera. Dispiega con maestria le fila di un'indagine a tratti oscura. Non gli resta  che un gesto estremo per mettere al sicuro il risultato. Il film si chiude con il  dottor Watson che, a Londra, scrive il resoconto di quest ultima (?) avventura.


Bella la colonna sonora, i titoli di coda, i costumi.  Il  metodo deduttivo  che solitamente caratterizza   il celebre investigatore è  stato messo in ombra in questo film d'azione.  Incomprensibile la scelta di eliminare fin dai primi minuti il personaggio di Irene Adler,  incantevole motivo di confusione per Holmes, capace di vivacizzare il racconto,  si sente la sua mancanza. Madame Simza non sembra  in grado di sostituirla.


 


Sherlock Holmes a Game of Shadows


Regista: Guy Ritchie  Interpreti:   Robert Downey Jr.,  Jude Law, Noomi Rapace, Jared Harris, Stephen Fry,  Rachel Mc Adams.

sabato 7 gennaio 2012

Dieci Inverni

Dieci InverniCamilla   e  Silvestro  sono le metà di un'unica mela.  Faticano a fidarsi l'una dell'altro, non riescono a costruire un momento giusto che valga per entrambi, dubitano, si ritraggono per  riunirsi a distanza di dieci anni dal loro primo incontro. Dieci Inverni  è una storia d'amore vissuta per immagini, dieci momenti nella vita di due ragazzi che vanno a studiare a Venezia. Nella laguna argentata, luminosa e nascosta, consumano la loro conoscenza, il loro dirsi arrivederci e forse addio.


Camilla per approfondire lo studio del teatro russo va a Mosca e lì si stabilisce per un paio d'anni, poi torna a Venezia per laurearsi e curare le ferite di una relazione conclusa  con un regista russo. Silvestro l'accoglie, la distrae, ricade nell'attrazione che prova nei confronti della ragazza per poi allontarsi pensando che Camilla non ha chiuso con il suo passato. Un incontro fuggevole al mercato. Il matrimonio di una comune amica celebrato in Russia, rivelazioni, il peso di occasioni perdute e destini che sembrano già scritti. La crisi di Camilla alle prese con una figlia  e una relazione naufragata,  Silvestro  che prova a starle vicino e fugge spaventato dalle conseguenze. Due anime che corrono in direzioni contrarie. Infine l'asta della casa che hanno condiviso da studenti li vede tentare la sorte e far pace con il loro amore.


Dieci Inverni                              


Regista: Valerio Mieli. Interpreti: Isabella Ragonese, Michele Riondino, Glen Blackhall, Sergej Zigunov, Sergej Nikonenko, Ljuba Zaiceva.

giovedì 5 gennaio 2012

Sting - Soul Cake

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H

HLa voce degli angeli può garantire un buon risveglio? Marcel saprà rispondervi. L'isola di H cambia spesso padrone e intesse storie. Incontri bizzarri, amori che non si riconoscono, risvegli  che avvolgono come sogni.


Titolo: H


Autore: Andrea Ferrari


Editore: Fazi

mercoledì 4 gennaio 2012

L'inutile Alfredo

Sarà capitato anche a voi di incontrare un personaggio che non potete soffrire, che osservate nelle pagine di un libro, sulla scena con malcelato fastidio e vi chiedere cosa ci sta a fare, come può essere così cieco, irritante, inutile.  A un certo punto vi viene voglia di farvi avanti, scrollarlo, dirgli: - su, svegliati, puoi far meglio di così..
Ho scritto questo poche righe avendo in mente un  nome e un cognome: Alfredo Germont. Protagonista maschile de La Traviata, è  un giovane studente di buona famiglia,  dichiara il suo amore a  Violetta Valéry, donna di mondo, la più bella di Parigi,  il cui fisico è minato dalla tisi. La convince ad abbandonare la professione per ritirarsi in campagna in nome del sentimento puro che li unisce.
Vivono giorni Travimeravigliosi, la donna rifiorisce conducendo una vita tranquilla, sembrano vivere l'uno dell'amore dell'altra. Il bel sogno si incrina il giorno in cui Alfredo si accorge che per mantenerli  Violetta sta vendendo i suoi gioielli. Annetta, la domestica della donna, lo confessa impacciata ad Alfredo. Il ragazzo,  ripreso contatto con la dura realtà, decide di recarsi in città e chiedere del dena ro al padre.  Il genitore rifiuta. Mentre il ragazzo prova a chiedere aiuto agli amici,  suo padre, Giorgio Germont, si presenta dinanzi a Violetta. Prima l'accusa di voler sfruttare il ragazzo.  Resosi conto che Violetta ha provveduto a ma ntenere entr ambi, sposta le sue critiche sull'opportunità di una simile unione.  La sorella di Alfredo rischia di essere danneggiata da tale relazione dinanzi alla famiglia del futuro sposo. Alfredo  a che futuro può aspirare dopo che Violetta sarà morta a causa della tisi. Tanto disse, tanto fece  che Violetta disperata acconsente a troncare la relazione con Alfredo. Quando il ragazzo torna  a casa c'è un ultimo fuggevole incontro nel quale la donna dichiara di voler tornare in città e  gli si rivolge  invocando il suo amore  .... Amami Alfredo, amami come io t'amo.
Alfredo non capisce subito che è un addio. Torna anche lui in città, scopre che Violetta ha riprese a frequentare un conte. Ebbro di gelosia si presenta a una festa dove sono presenti entrambi. Sfida il conte a carte e vince una forte somma. Violetta gli dice di calmarsi, lui le chiede  se lei l'ama, vuole che lasci il conte. Lei rifiuta disperata ma ferma nel suo convincimento di fare solo il bene del ragazzo standogli lontano. Alfredo in uno scatto di rabbia getta ai piedi di Violetta il denaro appena vinto. Vuole umiliarla. Dice, davanti  a tutti, che così paga i servigi di Violetta.  La donna è affranta, non riesce ad aprir bocca, ferita dalle parole della persona che ama. Alfredo riceve il biasimo dei presenti compreso il padre, si allontana, parte per una serie di viaggi d'affari.
Violetta consuma velocemente la sua esistenza, sente di aver nulla per cui continuare a vivere. Le sue condizioni di salute si aggravano e Giorgio Germont impietosito richiama il figlio a Parigi  confessando  il ruolo avuto nel separare i due innamorati. Alfredo ritorna in tempo per dichiarare il suo amore a Violetta che spira tra le sue braccia.
Che dire di una storia come questa, già raccontata da Alexandre Dumas (figlio), ne La signora delle Camelie? Un dramma, figlio di equivoci, scarsa fiducia e pregiudizi.
Violetta è l'eroina disposta a sacrificare il suo amore per proteggere il suo innamorato da un sentimento che può distruggerlo socialmente. Sembra espiare dall'inizio alla fine  i suoi peccati, a tratti consapevole che non ci sarà una seconda occasione, una possibilità di essere felice  cerca nelle fatue risate, nel ballo, nella vita mondana  un modo per dimenticare. Pronta a rinunciare alla sua felicità, si arroga il diritto di decidere per entrambi pensando di fare il bene Alfredo. L'eroina romantica destinata a una fine precoce.
Alfredo? chi è Alfredo? Un ragazzetto viziato che dichiara il suo amore e pretende tutto. Non consapevole delle spese da sostenere per dar vita a un sogno. Pronto a chiedere aiuto a papà piuttosto che rimboccarsi le maniche. Non ha fiducia in   Violetta, la tratta come un oggetto appena si sente ferito. Le volta le spalle, si allontana e non la cerca più troppo impegnato a crogiolarsi nel suo dolore. Infine ritorna richiamato dal padre, non perchè è riuscito a scoprire la verità, le dichiara il suo amore, la vede chiudere gli occhi e fa poco altro. Una piccola inutile sagoma di cartone posata sul palcoscenico, si fa sbatacchiare dal vento e coltiva una ferocia crudele a cui non mi riesce di trovare giustificazioni.

lunedì 2 gennaio 2012

Midnight in Paris

 Un'auto d'epoca arranca in salita. Allo scoccare della mezzanotte, un uomo in frack, si sporge dal Midnight in Parisfinestrino e richiama Gill invitandolo a salire. L'uomo, americano, con il mito della Parigi degli anni ruggenti, sceneggiatore, in cerca di ispirazione letteraria, accetta titubante. L'auto riparte accompagnandolo nel mito. Scott, Zelda, Ernest, Gertrud, Salvador, Pablo brillano nella Parigi degli anni venti. Insieme a loro Gill scopre un mondo che aveva conosciuto solo attraverso i libri e ne rimane affascinato. Conosce Adriana, già amante di Picasso e Modigliani e si sente attratto da lei. Di notte viaggiatore, di giorno turista insoddisfatto. Insieme alla fidanzata Ines, gira per musei, parchi, negozi dovendo sopportare la pedanteria di un professore amico di lei e due futuri suoceri che apprezzano di Gill solo il denaro. Emergono le fragilità, i diversi desideri della coppia che non sembra condividere nulla neppure la passione per la pioggia parigina. La linea del tempo intanto si contorce come un'onda che gioca ad avvicinare e dividere. Gill prova a guardare dentro di sè e in quel mito del passato che si riflette come uno specchio nell'esistenza di molte persone. Forse è il momento di fare qualche cambiamento...


Regista: Woody Allen Interpreti: Owen Wilson, Rachel McAdams, Marion Cotillard, Kathy Bates, Michael Sheen, Leà Seydoux, Carla Bruni (nel ruolo improbabile di una guida turistica nel museo di Rodin)