domenica 18 gennaio 2009

Pagando le stelle

I telespettatori responsabili
esistono.


Il sabato sera siedono davanti
alla Tv e guardano:  Ballando con le stelle. Raccolgono
la sfida, decidono le coppie che continueranno a ballare. Detta così sembra un cosa facile. In
realtà servono ore e ore di trasmissione per  capire quali concorrenti meritano il voto e, certe volte,
neanche così  si riesce a scovarli.


I telespettatori responsabili, quando sono indecisi,  ricorrono alla coppia rifugio che include un
personaggio seguito da anni, di cui conoscono la vita meglio della propria, quasi
un fratello, insomma una garanzia.


Pazienza se poi debbono ascoltare i rimbrotti
della giuria sul fatto che i più bravi
sono fuori e conta solo la popolarità. Neanche li sfiora la
conduttrice, con i suoi "Manca un minuto,
votate veloci” “La situazione è in bilico” “ Inutile lamentarsi se poi
i vostri
beniamini sono fuori”.


I telespettatori responsabili digitano il
codice,
inviano l’sms una, due, tre volte e ad libitum, incrociano le dita e
aspettano. Sono pronti a sostenere la loro coppia in ogni spareggio che
dovrà affrontare, consapevoli  di come 75 centesimi, spesi per ogni sms,  siano  un piccolo sacrificio rispetto alla possibilità
di decidere qualcosa.


Via alle danze… in punta di euro



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sabato 17 gennaio 2009

La felicità porta fortuna

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happy-go-lucky




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Popppy è una giovane insegnante londinese.
Vive con l’amica del cuore e una sorella.  Affronta tutto ciò che le accade con allegria.


Le Happygolucky01rubano la bicicletta – non ha nemmeno
avuto il tempo per salutarla- decide  quindi di imparare a guidare l’automobile. Si fa dare
lezioni da un uomo complessato e razzista per cui diventa, involontariamente,  un’ossessione. A scuola deve fronteggiare le
difficoltà di comportamento di un suo alunno. Ha un’altra sorella sposata,
incinta, precisa nel programmare la sua vita quanto Poppy è esuberante e
impulsiva. I diversi caratteri impediscono un vero dialogo...



Ammetto che non l’ho capito.


Poppy è infestata da una risata
isterica che sembra sempre sul punto di sfociare in pianto. Il suo motto è “sorridi
alla vita”. Dà l’impressione
di procedere per la sua strada senza provare a mettersi nei panni di chi
incontra. Più o meno come un bulldozer, chiassoso, vestito di abiti sgargianti.



Mi è sembrato un film senza capo ne coda  incapace
di trasmettere  emozioni. Niente empatia
con la protagonista, solo la speranza  che il  the end  arrivasse presto.


Vicini eppur lontani

mercoledì 14 gennaio 2009

Juventus - Catania 3-0

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Torino vive una fredda sera
d’inverno, pochi giocatori osano le mezze maniche. I bianconeri debuttano in
Coppa Italia. Buffon rientra
dall’infortunio che lo ha tenuto fuori tre mesi. Partita secca. Dentro o fuori.


Al ‘4 minuto Juve in vantaggio con
Marchionni che ribadisce in rete un   tiro parato a Del Piero.  Nelle fila bianconere si fa notare il giovane Ariaudo capace di tener la
posizione e smistare bene il pallone. Sissoko e Zanetti si prodigano al centrocampo nel costruire gioco. Legrottaglie
e Chiellini infondono sicurezza, Buffon si cimenta anche nei dribbling. I bianconeri creano occasioni senza riuscire
a concretizzare.  Un po’ per egoismi
individuali, un po’  perché sembrano aver
sottoscritto un abbonamento alla traversa. Spesso l’imprecisione, nel calcio,
si paga. Un goal di vantaggio non basta per stare tranquilli.


Il secondo tempo si avvia in una
falsa partenza. Manca il portiere del Catania, particolare di non poco conto
sfuggito alla terna arbitrale. Risate accompagnano l’inizio ufficiale. 


La Juve continua il forcing nell’area avversaria. Capitan Del Piero entra ed esce dal campo a
causa di una fastidiosa ferita al labbro, con Giovinco e Amauri si è spartito
le occasioni migliori. Continua a impegnarsi in avanti, mai domo. Al ’59, di
testa, appoggia un pallone sui piedi di Giovinco che da posizione non facile
mette dentro. Un paio di minuti ed è il
turno di Pinturicchio che di sinistro sigla il tre a zero. Ci si avvia alla
conclusione in mezzo alle sostituzioni. Melberg è il più recalcitrante a entrare Il fischio
finale giunge al  ’90 senza recupero.


La
Juventus, smaltita la sosta invernale, si avvia ai quarti.

domenica 11 gennaio 2009

Volta la carta

Fabrizio De Andrè poeta cantautore





La frontiera scomparsa

  E' una
raccolta di  racconti intimi, struggenti,
ironici dove non te lo aspetti.


Sepulveda non cerca di piacere, racconta in maniera
viva e profonda esperienze che hanno segnato la sua
vitaImage_bookphp.
La prigionia in Cile
nel periodo della dittatura. Il rapporto con il padre in un addio
cominciato quando era poco più di un bambino. Gli anni '70,  ove
bisognava contare le parole, consapevoli delle difficoltà,  capaci
però di apprezzare i momenti sottratti alla paura.


Un passaporto, con la
lettera L , stampigliata sopra, gli chiude molte porte. Al giovane
Sepulveda non rimane che cercare altre strade, tra avventura e ricordi.
Un paio di mutande gialle diventa  emblema di buona sorte, un libro di
memorie cela una trappola di matrimonio. Lo scrittore  compie il
proprio viaggio mosso da speranza e
disillusione. Cerca un domani, l’utopia, la felicità,
realizzando, infine, una
promessa fatta al nonno.


Si annullano tempo e distanza, ci
si trova a vivere il libro con passione.


Luis Sepulveda   - La Frontiera scomparsa

martedì 6 gennaio 2009

Se consideri le colpe

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Se consideri le colpe non ne veniamo
fuori.


Possiamo discutere un ora, un
giorno e le posizioni non cambiano.


Possiamo discuterne in strada.  Fermare
i passanti chiedendo il loro voto. Fa tanto reality
però dicono che funziona. Tre sassolini bianchi e hai vinto tu oppure hai
perso. Lo stabiliamo prima cosa vuol dire sassolino bianco.


- Dobbiamo spingerci fino a lì?


E’ vero, il piatto
era sul bordo
del tavolo e la forchetta diabolicamente piantata sul piatto. Lo
capisco: il  tuo gomito si è sentito coinvolto. I  sensi di colpa forse
non l’hanno fatto dormire
dopo che ha fatto precipitare a terra il piatto appoggiandosi  alla
forchetta. 


Però era solo un piatto.


- Si, hai ragione, era un regalo di
tua madre. Ha resistito venticinque anni
dacché ci siamo sposati, il servizio era completo…però continuava a essere   un piatto.


A forza di ripeterlo  sembra  così vero, ci sarà un domani anche senza di
lui, continueremo a stare insieme lo stesso… si, la strada dell’auto
convincimento funziona sempre.


Scommetto che stai ridendo e io
con te.


Vedi, ci possiamo riuscire.


In fondo era solo un piatto, spiegalo al tuo gomito.

giovedì 1 gennaio 2009

Natale sotto la Mole

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9788882126490g
E' il libro giusto per passare un Natale poco convenzionale
in compagnia di un angelo di prima classe che non riesce a portare a termine la
propria missione, un bue sottratto al presepe, un uomo chiamato Natale che si
adopera per la pace, una bambina intenzionata a scegliere il suo futuro, una
dama vestita di rosso che porta scompiglio in una villa sul lago e tanti altri.
Mistero e riflessione, stili e punti di vista diversi caratterizzano i racconti
che compongono la raccolta. In comune la torinesità degli autori:


Margherita Oggero, Laura Mancinelli, Bruno Gambarotta,
Hamid Ziarati, Sergio Pent, Guido Quarzo, Gian Luca Favetto, Giovanni Tesio.



                     BUON 2009!