giovedì 24 agosto 2006

Va bene la protesta ma ...

.... si cerchi una soluzione


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Oggi è il primo giorno. I cacciatori hanno iniziato a sparare. Alle 6,30 il primo capriolo  ucciso e regolarmente ripreso dalle telecamere. La zampa spuntava da sotto il telone. Una brutta immagine.


La campagna contro l'uccisione dei caprioli è iniziata qualche settimana fa. Un telegiornale si vanta di essere stato il primo a sollevare il caso. L'ha condita con una buona dose di ipocrisia puntando sull'emotività dei telespettatori. Questi  animali, belli sono stati ribattezzati Bambi. e usati per aizzare la protesta e l'audience. Sono passati i giorni e si è rimasti sul piano della commozione, della protesta, delle esternazioni, delle minacce degli interessati, di soluzioni alternative si è avuto poco tempo o poca voglia di parlare. Bambi, protagonista del film Disney era un cervo. Poco importa, la sua storia, una delle più tristi  che ha raccontato la Disney si prestava bene alla situazione.


Il piano di abbattimento predisposto dalla Regione Piemonte nasce a seguito di un problema reale. I caprioli presenti sul territorio sono in sovrannumero. I danni che causano alle culture aumentano con il tempo. In 12 anni i caprioli sono stati responsabili di 1000 sinistri nella regione. L'abbattimento è una soluzione, probabilmente non la migliore. Si può pensare a delle alternative che salvino la vita di questi animali. Trasferirli operando studi di fattibilità. Il controllo delle nascite, il lancio di una campagna "ospita un capriolo salva una vita". A qualcosa bisogna pensare   ora più che le proteste a mezzo telecamera servano  soluzioni alternative, per fermare i cacciatori e per dare serenità a chi vive in mezzo ai caprioli con i problemi che questo comporta. Problemi che osservando gi animali  solo in televisione non si possono comprendere appieno.


4 commenti:

  1. Sono d'accordo in pieno, come avevo del resto scritto nel post sulla mucca.
    La soluzione deve essere razionale. Le proteste emotive, estemporanee e folcloristiche vanno bene per i telegiornali.
    Poi le telecamere se ne vanno, ma i problemi restano.

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  2. Ciao Montgolfier hai ragione serve una soluzione razionale che vada al di là della telecamera. Mi è piaciuto il tuo post, è stata una bella idea trattare la situazione in maniera ironica
    un caro saluto
    Pinky

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  3. Concordo. Francamente credo ci siano alternative all'abbattimento ma probabilmente sono più costose : il trasferimento con inserimento in altre aree richiede risorse umane ed economiche, controlli, tempo...Non so, spero che la Regione Piemonte che peraltro ha più di cinquanta aree protette istituite a parco o riserva naturale, un centro di documentazione sulle aree protette e personale competente abbia valutato bene il problema...
    Ciao a tutti
    Irene

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  4. Ciao Irene, continuo a sperare ci sia un'alternativa. In queste decisioni bene o male anche i costi hanno il loro peso.
    un caro saluto,
    Pinky

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