venerdì 4 agosto 2006

Un tuffo...

Maria_marconi Si prendono 9 giudici di 9 diverse nazionalità. Li si pone davanti a una gara di tuffi sincronizzati. 2 valutano 1° atleta. 2 il 2° atleta. 5 giudici valutano il sincronismo. Si tolgono il voto più basso e il  più alto dati agli atleti e alla sincronia dei movimenti. Si sommano i voti che rimangono. Si calcolano i 3/5 della somma ottenuta. Si moltiplica il risultato per il coefficente di difficoltà.


Il risultato ottenuto dovrebbe essere la quinta essenza dell'obiettività. In realtà non è così anche in questo sport i dubbi su certi voti restano. Avere un nome e la costanza nei tuffi paga, spesso più del necessario. Rimane il fascino di uno sport bello. Due atleti, nel sincro, lo sguardo perso nel vuoto, concentrati nel calibrare i movimenti. E' il momento di partire, il trampolino inizia a ondeggiare. 1..2..3  1..2 e anche le braccia sono sincronizzate.0j3f4kqa280x190_1 I corpi volteggiano in aria. Una serie di movimenti, tanti sono compiuti in pochi, lunghissimi secondi. Tuffi carpiati, avvitamenti, doppi, tripli. Gli atleti capovolti in avanti, indietro. L'acqua si avvicina. Il contatto, si spera privo o quasi si schizzi così da garantire un punteggio più alto. L'errore che li segue a ogni tuffo pronto07 a far loro lo sgambetto. Anche se il tuffo più complicato è stato superato in scioltezza, anche se si è vicini a toccare una medaglia. Quando l'errore ha la meglio si paga un prezzo pesante in termine di punti e di morale. Sta all'atleta superare il momento difficile, ritrovare la concentrazione e ripetere quei tuffi che per un comune mortale sono una magia. Un pubblico colorato, disposto in platea segue questi incantatori capaci di catturarne l'attenzione, scatenare le loro emozioni. Quando il tuffo riesce veloce il giusto, preciso, non abbondante, non scarso insomma perfetto tanto da non sembrare reale, tanto da rimanere nel cuore di chi lo ha fatto e di chi lo ha potuto vedere la gioia è di tutti. Anche se piove e il cielo è grigio, quasi una costante in questi europei disputati in Ungheria ma non è questo che importa, negli occhi si conservano altre immagini, altre storie. I tuffi... umana magia.

8 commenti:

  1. L'hai descritto così bene che mi è sembrato di essere lì tra il pubblico. Una bella emozione :))

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  2. Cara Pinky, quando descrivi il gesto atletico, mandi a spasso i migliori cronisti sportivi. Si', la faccenda dei punti finisce sempre per essere soggettiva. Ricordo i punteggi scandalosi al mondiale di pattinaggio.
    Un caro saluto
    dragor (journal intime)

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  3. Ciao Dolcyssyma grazie! sono contenta che ti ha emozionato leggere questo post. Ho cercato di riportare le sensazioni provate vedendo le gare, purtroppo solo in televisione. :-))
    Pinky

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  4. Ciao Dragor grazie! sei gentile :-) anche se è un complimento esagerato. La soggettività i punteggi incidono un pò troppo in queste competizioni.
    Un caro saluto
    Pinky

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  5. Effettivamente gli sport con punteggi assegnati dai giudici sono strani. Ad esempio io ho partecipato a diversi concorsi di cortometraggi e più o meno gli altri corti in concorso erano quasi sempre gli stessi. A volte ho vinto io, a volte gli altri. E lì non c'era nemmeno la differenza che può fare la migliore forma di un atleta rispetto ad un altro.

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  6. E' vero hai perfettamente ragione, seguo sempre le gare di tuffi perché mi affascinano questi atleti per metà acrobati e spesso i punteggi assegnati sono scandalosamente ingiusti!
    Sei davvero molto brava a descrivere le cose, hai uno stile interessante, giornalistico ma personale. Brava!
    Ciao Cate :)

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  7. Ciao Guizzo quando il giudizio è legato alla soggettività dei giudici si incorre bene o male in queste situazioni. E' un pò come il voto per il tema d'italiano a scuola. A seconda del professore cambia il giudizio.
    Pinky

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  8. Ciao Cate grazie! :-) sei gentile, sono contenta che ti è piaciuto il post. Sto cercando con il blog di esercitarmi a scrivere. E' diventata negli ultimi anni una piccola, grande passione anche se non le ho mai dedicato molto spazio. un caro saluto
    Pinky

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