mercoledì 9 maggio 2007

Basso collabora..con se stesso e per stesso.

Penso non sia giusto fare paragoni tra la vicenda  Basso e quella di Marco Pantani.


La speranza è durata lo spazio di
poche ore. Nulla è cambiato e poco sembra in procinto di cambiare nel mondo del
ciclismo


Ivan Basso ha ammesso un
tentativo di doping. In un momento di debolezza ha contattato il dottor
Fuentes. Per timore del tour de France ha pensato di ricorrere alle
autoemotrasfusioni, pratica vietata. Il doping non c'è stato, le vittore sono
pulite. Questa è la sua versione, il minimo indispensabile per poter sperare in
un ritorno alle corse. Rimangono tanti dubbi, la sensazione di annegare nelle
parole non dette.


Può un corridore che ha vinto il
Giro d'Italia 2006 ed è arrivato 2° al Tour 2005 farsi cogliere dalla
debolezza? Quanto dura un momento di debolezza?  Il tempo di contattare il
medico, prelevare il sangue e poi venire esclusi dalla gara?  Non è un
tempo breve. Il blogger di XXI
Secolo d.c.
   dedica un interessante post alla vicenda, leggo che
Basso in conferenza stampa ha sostenuto che le sacche dovevano servire per il
Tour 2006.




La Gazzetta dello Sport ha
raccolto una serie di accuse che riguardano "Birillo" cioè, come sembra accertato, Ivan Basso.



Tratto da www.gazzetta.it


"5) L' AGENDA CON I
PRELIEVI


Sequestrata a Fuentes un'agenda
con il calendario di prelievi e reimmissione di sangue che testimonierebbe del
rapporto tra Basso e il medico sin dal 2004. Sono indicati lo pseudonimo
(Birillo) e il numero (2).


6) PAGAMENTI


Ricevute di pagamenti del 2004
pari a 35.000 euro per il trattamento dopante e 6.000 euro per «uso di Siberia»
(il sangue congelato), e di 70.000 euro nel 2006 «da definire individualmente»,
scrive Fuentes."


Queste accuse, se provate,  fanno pensare a un momento piuttosto lungo di
debolezza. Sembrano far parte di un  progetto a lunga scadenza tale
da  mettere in seria difficoltà la versione "tutte le mie vittorie
sono state ottenute in modo onesto" proposta da Basso in conferenza
stampa.

Le possibilità di smantellare il sistema doping sembrano nulle. Basso: "Ho
ammesso solo le mie responsabilità, non mi è stato chiesto e comunque non ero a
conoscenza di altri nomi di persone coinvolte. Dico questo anche per mettere
fine alle voci che ci sono, io ho solo ammesso le mie responsabilità"

E' giusto non lasciar solo l'uomo Ivan Basso ma per favore non facciamone un
eroe. Non è con lui che si può pensare di ricostruire il ciclismo. Servono buona
volontà e voglia di cambiare. Merce rara purtroppo


 

5 commenti:

  1. pienamente in sintonia.... credo che le due vicende sono diverse, soprattutto perché Basso non è stato fermato il giorno della consacrazione di una vittoria, ma prima dell'inizio di una corsa.
    E poi, vista la conferenza stampa...
    Mattix
    P.S. Sono lusingato per la citazione

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  2. Siano diverse, non sono.
    Maledetta fretta :-)

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  3. specialmente la voglia di cambiare...

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  4. Ciao Mattix,
    è stato un colpo durissimo per Pantani, non meritava quel trattamento. Per me è unico, il mito che mi ha fatto amare il ciclismo. Non tifavo per Basso prima, e ancora meno adesso. Anche a me non è piaciuta la conferenza stampa.
    Grazie a te, ho letto con piacere i tuoi post, mi hanno permesso di comprendere meglio quanto è accaduto.
    Sn d'accordo , il tempo è sempre contato. Me ne accorgo rileggendo quello che scrivo. Pazienza.. :-)

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  5. Si Francesca è proprio la voglia di cambiare latitante.
    Pinky

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