martedì 3 ottobre 2006

Perchè?

Ci sono cose che non capisco o meglio che non voglio capire e proprio il non capirle per certi versi mi fa sentire meglio. Continuo a pormi delle domande anche se spesso non riesco a trovare le  risposte e non voglio perdere la capacità di indignarmi, di provare a ragionare con la mia testa.


Non capisco quale sia la funzione dell'indulto, dato così a tutti, senza distinzione, senza che si valuti se la persona condannata è pentita, recuperata o se uscita continuerà a percorrere la via della delinquenza diventando un nuovo motivo di timore per i cittadini. Si, certo bisogna ridurre i costi, il sovraffollamento delle carceri ma a che  prezzo lo si fa? Sembra una dichiarazione di resa, troppi carcerati, non riusciamo a ospitarli tutti e non riusciamo a garantire la sicurezza quindi: liberi tutti.  C'è chi si è spinto a dire che tanto dopo 6 mesi i detenuti che hanno beneficiato dell'indulto sarebbero tornati in carcere. Era forse sottointeso che il ritorno sarebbe stato accompagnato da una lunga fila di reati. C' è chi ha detto che l'indulto era un atto doveroso salvo poi lavarsene le mani demandando ai comuni il recupero e il reinserimento di queste persone nella società.


Una cosa mi sembrava di aver capito: l'indulto non si applica ai reati più gravi. Oggi ho aperto  la home page de La Stampa e letto di un uomo che pur avendo brutalmente ucciso due bambini beneficerà di una riduzione della pena di 3 anni. Uno dei reati più brutti, crudeli trattato come una cosa non grave, non abbastanza da impedire di fare sconti, ribadire un no alla violenza, alla violenza sui bambini. Mi sembra incredibile, assurdo. Mi chiedo in che paese vivo, se la parola giustizia abbia ancora un senso. Mi chiedo su che basi sono state prese queste decisioni. Mi chiedo chi si prenderà le responsabilità di questo provvedimento.


4 commenti:

  1. Cara Pinky, l'indulto è un tipico esempio di buonismo (da non confondersi con la bontà). Anche in Belgio, dove a differenza della Francia non esistono pene incompressibles) ci sono gli sconti di pena e in questi giorni si discute della liberazione condizionale di Rémy Lecrenier, un tizio che ha fatto fuori la fidanzata e la madre della fidanzata.
    Ciao, a presto
    dragor (journal intime)

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  2. Ciao Dragor,
    penso che senza il pentimento di chi ha commesso il reato non si possa parlare di riduzione di pena o indulto. Il buonismo è un pò una degenerazione.
    Pinky

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  3. Ciao Pinky, l'uomo di cui parli è un malato mentale. Credo che dovrebbe stare in un istituto. Non credo verrà mai lasciato in libertà. Comunque hai ragione. Anche io sono contrario all'indulto.

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  4. Guizzo spero che non verrà mai lasciato in libertà e che non possa uccidere altri bambini, la mia preoccupazione è soprattutto questa.
    Buona notte!
    Pinky

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