domenica 1 ottobre 2006

C'è chi dice no

Lionel Locatelli giocava a calcio nell'Archacon, in sesta divisione. L'allenava Jean Pierre Papin ex campione milanista. A giugno Papin riceve l'incarico di riportare Calcio in A lo Strasburgo. Il mister decide di portare con se alcuni suoi giocatori tra cui Locatelli. Si tratta di un bel salto, l'ingresso nel calcio professionistico a 25 anni, un gioco che può diventare una professione. Locatelli si trasferisce  in Alsazia, si allena e gioca ma dopo poche settimane capisce che quella vita non fa per lui. "Mi sono reso conto di essere dilettante nell’anima – ha spiegato il francese -, la vita da professionista non mi piace, mi sento fuori posto" Nonostante un bilancio piuttosto buono: sei convocazioni, due partite da titolare e anche un  gol, in coppa di Lega decide di tornare a casa. Ad Archacon, dalla fidanzata, dal lavoro in un gruppo immobiliare, dal calcio gioco del Pallone2dopolavoro e nulla più. Ora non si può con i se e con i ma capire dove sarebbe potuto arrivare.  Pazzo? Forse si secondo i standard attuali o forse no. Forse ha  capito che non esiste una scarpa universale che vada bene per tutti i piedi. Si è guardato dentro è a cercato quello che veramente voleva. Se l'ha trovato è stato bravo nel percorrere la strada più difficile.

4 commenti:

  1. Bella storia. Da ricordare e da prendere ad esempio, direi. Prishilla

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  2. Ciao Prishilla,
    è una storia non comune.
    Pinky

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  3. Complimenti, un bellissimo blog, ricco di storie.

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  4. Ciao trentasenzalode,
    Grazie!! sono contenta che ti piace quello che scrivo.
    pinky

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