domenica 26 novembre 2006

occhi

I riflettori sono puntati sul fenomeno del  bullismo che vede protagonisti molti giovani.  Ci si chiede  se la frequenza sia aumentata, se sia aumentata la crudeltà e l'indifferenza di chi compie questi gesti. Si prova a cercare dei responsabili e delle soluzioni, nascono così dibattiti non sempre costruttivi. Spesso si rischia di dire tutto e il contrario di tutto.  Il "caso" è scoppiato quando si è Occhi
trovato in rete, nella sezione file divertenti, il filmato di un ragazzo disabile preso in giro e malmenato da alcuni compagni di classe. I responsabili hanno capito di aver sbagliato solo quando sono stati scoperti. Lì è arrivata la percezione dell'errore, solo attraverso la punizione. 


Mette  tristezza  questa incapacità  di guardare al di là di se stessi, pensare che per noia o curiosità si possa fare tutto. L'idea  che la propria libertà finisce dove inizia quella degli altri sembra superata, non abbastanza trendy. Si deve prendere tutto quello che si può, subito se possibile. Per chiedere scusa c'è tempo, per pentirsi anche. In fondo è questo il messaggio che trapela dal mondo degli adulti. La libertà diventa una parola da sputare in faccia alla gente per giustificare il proprio gesto. "Non stavamo facendo nulla di male, era solo un gioco" Queste parole non possono spiegare i tentavi di violenza sessuale,le prevaricazioni, quella voglia di apparire a costo di bruciare la vita propria o altrui, la sensazione che il mondo sia lì a proprio uso e consumo. Questa immagine  traspare anche dalle parole di  un  ragazzo intervistato oggi da La Stampa. Un ragazzino che confonde la paura con il rispetto e la violenza con la giustizia. Non è il solo purtroppo, in tante famiglie normali  ci sono ragazzi che non hanno  avuto modo o voglia di capire questa differenza  e la scuola spesso non ha sanato queste lacune.


Un modo forse ci sarebbe per capire se si sta facendo la cosa giusta. Guardare negli occhi la persona che si ha di fronte, leggervi dentro i sentimenti che prova nel dover fare cose che non vuole, leggervi la paura e capire che non deve essere quella a governare i gesti delle persone. Paura creata e paura subita. Un circolo vizioso nel quale perdono tutti.

2 commenti:

  1. Com'è vero quello che hai scritto!!
    Ciao Pinky
    antonio

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  2. Se i giovani sbagliano spesso è per i messaggi negativi che provengono dal mondo degli adulti. Troppe tutele, troppa accondiscendenza nei momenti sbagliati. L'anno scorso, in classe di mia figlia, alcuni ragazzi, coadiuvati dai genitori, hanno preso di mira un insegnante e hanno cercato di farlo allontanare lamentando una sua presunta incapacità. Io e altri genitori ci siamo opposti, l'insegnante ha mantenuto il suo posto e la maggior parte dei ragazzi, col passaggio alle superiori, si è trovata bene grazie al lavoro di questo professore.

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