Non ho bisgogno di chiudere gli occhi. Sono lì, immersa nell'acqua. Sulla pelle il caldo e il freddo si mescolano a seconda delle onde. Poco distante vedo lo scoglio dove i pescatori si sistemano la mattina presto. Quando il sole è alto diventa la metà dei ragazzini che vi stendono il loro asciugamano. La spiaggia è a 2-300 metri da me, omini che si muovono e gesticolano, bambini che giocano sul bagnasciuga. Gli ombrelloni colorati, uno a fianco a l'altro compongono uno strano disegno. Il vociare delle persone, i rumori giungono attutiti. A tratti sprofondo nel silenzio ovattato del mare. Muovo le gambe per star su, a filo dell'acqua. Mi sembra di essere abbracciata, una mano amica che mi sostiene mentre osservo ciò che mi circonda, in cielo qualche gabbiano, una barca transita lontana. Mi resta il tempo di riflettere, lasciar andare liberi i pensieri almeno fino a quando sento un fischio. E' Il treno, sta passando veloce oltre il lungomare. Pigramente torno indietro, attenta a non bere e a non farmi spostare dalla corrente.
Un po' di mare a novembre, che bello.
RispondiEliminaCiao antonio
bello, quietamente intenso
RispondiEliminaun saluto
Mont
Ciao Antonio, grazie. Mi piace evadere, ogni tanto :-)
RispondiEliminaPinky
Ciao Mont, grazie! il mare mi ha trasmesso per tanto tempo una sensazione di benessere.
RispondiEliminaPinky