Scelsero l'oscurità e non ebbero
ripensamenti. La loro vita conosciuta si concluse il 20 maggio 1925. Due
pescatori, adeguatamente ricompensati, furono pronti a testimoniarlo.
Il mare era piuttosto agitato quel giorno, spirava un freddo vento da nord. I
coniugi Wilson presero una barchetta a nolo. L'ometto che gliela
affidò disse che sembravano piuttosto tranquilli. La signora aveva
un aria serena, quasi gioiosa mentre prendeva posto nella piccola
imbarcazione e sistemava il lungo vestito. L'uomo, più serio, era già compreso
nel ruolo di rematore. Indossava un vestito elegante. Si sfilò la giacca e l'appoggio sul sedile. Poi iniziò a tirar su le maniche della camicia. Mostrò delle braccia muscolose, leggermente abbronzate con le quali spinse la barca in acqua. Così iniziò il loro viaggio. Bracciate vigorose li sospingevano in avanti, le loro figure si perdevano fra le onde per poi riemergere più lontane. Si dirigevano verso il promontorio, doveva essere una piccola gita prima di tornare a casa, giusto per saggiare l'acqua. L'ometto decise di rientrare, aveva freddo e una serie di incombenze a cui pensare.
La notizia giunse un paio d'ore dopo. Due
uomini toccarono terra. Il loro racconto era concitato e a tratti
confuso: - Una piccola barca...oltre il promontorio..l'abbiamo vista - la
voce tremava - hanno toccato uno scoglio.... uno squarcio nella fiancata,
noi eravano lontani. Non c'è stato nulla da fare. La donna si è
alzata in piedi, sbilanciata, è caduta in acqua. L'uomo l'ha seguita ma non è
riuscito a salvarla. Ci siamo tenuti a distanza di sicurezza per timore degli
scogli. Tutto si è concluso in pochi minuti.
Tragica gita al mare
titolavano i giornali del mattino. "Particolari in cronaca" urlavano
gli strilloni brandendo le loro copie. I coniugi Wilson abitavano poco fuori
città. Lei originario del luogo, tranquilla e noiosa famiglia borghese, molto
rispettabile. Lui di fuori, venuto dal sud qualche anno prima, era riuscito a
farsi una posizione. Una vita agita, poche preoccupazioni. Questa
la versione ufficiale. La casa sembrava predisposta al quotidiano vivere. Ogni
cosa figurava al suo posto. La cassaforte vuota e i gioielli mancanti erano le uniche
note stonate.
I passeggeri della barca n. 25 rimasero un
mistero a cui nessuno seppe trovare soluzione. Qualche relitto, trascinato a
ondate, sulla spiaggia, tenne vivo il ricordo per qualche tempo. Infine,
l'oblio.
hai ricostruito un'intera atmosfera in poche righe, sono ammirato!
RispondiEliminaanecòico
Anecòico grazie! sei gentile :)
RispondiEliminaPinky