venerdì 13 giugno 2008

Italia con i piedi nel limbo

tra coloro che stan sospesi alla ricerca di un sogno


E’ uno strano europeo, non fortunato,
dubbioso, incerto, a tratti ingiusto.


L'Italia pareggia con la Romania dopo aver rischiato più volte di
precipitare all'inferno. L'arbitro annulla una rete regolare di Toni. Buffon para un rigore.


Partiamo dall'inizio. La formazione  azzurra è parzialmente rivoluzionata,
scendono in campo: Buffon - Zambrotta Chiellini Panucci Grosso - De Rossi Pirlo
Perrotta - Camoranesi Del Piero Toni.


I giocatori mostrano di non avere fretta, giocano,
ragionano, affrontano la ragnatela rumena, cercando di portarsi in prossimità
della porta. Alla distanza gli avversari emergono con un paio di nitide occasioni
sventate da Buffon e dal palo. I nostri più talentuosi, vogliosi di far bene,
si producono in una manovra piuttosto macchinosa che tarda a dare frutti e
rischia di cadere nel prevedibile. Toni, il fulcro dell'attacco, riceve
tanti palloni e commette diversi errori. Cresce il suo debito nei confronti
della nazionale. Si accettano pagamenti in reti sonanti.


A inizio secondo  tempo  Mutu,
su  passaggio dello sfortunato Zambrotta, segna. Sorpresa e sconforto azzurri
durano un minuto o poco più. Nervi saldi, si spingono in avanti a riportare  le  cose a posto, ci pensa Panucci.  1 a 1   palla al centro.


Inizia il valzer delle sostituzioni:   Cassano  per Perrotta   Quagliarella  per  Del Piero  Ambrosini  per Camoranesi.


Al '82  l'arbitro fischia un rigore a favore dei rumeni. Mille pensieri si affollano in testa, insieme a scaramanzie,  preoccupazione, al c'era o non c'era di rito.  Mutu sul dischetto e Buffon tra i pali. L'arbitro fischia. Gigi è bravo, grandioso nel far sembrare la porta piccola, ostile. Para e l'emozione è forte, un sospiro di sollievo, una speranza, le lacrime dell'attaccante per l'occasione perduta. Tutto insieme. Si continua con un occhio al cronometro e la voglia dei tre punti, premio e partenza per nuovi traguardi.


Il fischio dell'arbitro sancisce un nulla di fatto: 1 a 1.
Visto il match, il bicchiere è a metà, tutto dipenderà da martedì.


Partita buona per carattere e impegno. Non grandiosa. Rileva la forma imperfetta degli azzurri. I vorrei ma non riesco. Bella l'intesa del gruppo. Pesante l'errore dell'arbitro.



Buffon grande punto di
riferimento per i compagni.  Del Piero ha giocato una buona partita in un
ruolo non facile.
La mia ammirazione va a Fabio Grosso, latore di bei ricordi e
di una partita generosa,immensa, bella, proprio, una di quelle partite che ti
riappacificano con il calcio.

Nessun commento:

Posta un commento