lunedì 16 giugno 2008

in sospeso

Camminava
sul filo. Lo
osservava incantata, sorpresa di quanto potesse essere bello stare insieme. Anche
in silenzio, quando il mattino si faceva strada e i pensieri seguivano mille rivoli salvo poi rincontrarsi nei loro sguardi, in quello sfiorarsi inatteso.  Si amavano ma dirlo sembrava una sfida
inutile.  Parole, silenzi. Senza scavare
troppo perché in fondo andava bene così, anzi proprio bene, quasi come in quelle
storie che si leggono alla fermata del tram. Pochi minuti perché il tempo è
poco, il lieto fine una necessità. C’era qualcosa di profondo che li legava. I
litigi, le altre persone, non erano riusciti a separarli. Un filo, sempre
quello, sul punto si spezzarsi dimostrava la sua forza.  Il suo essere stretto, breve quanto un respiro
lo faceva essere una cosa loro. In
momenti come questo dimenticava quanto potesse essere snervante percorrerlo da sola.

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