mercoledì 5 marzo 2008

La realtà non è questa.

Mi fermo.
Chiudo gli occhi.
Aspetto.
Nulla.
Non succede nulla.
Il buio continua a essere intorno a me. 
Niente da fare.
La luce riemerge ostile.
Riprendo a camminare, non rimane che questo a farmi compagnia.
Ci dovrà pur essere un modo.
Si, devo solo aspettare.
Intanto le case mi sfilano a fianco.
Sono costruzioni basse, a un piano, devono difendersi dal sole anche loro.
Piantate lì da anni,  costrette a conoscersi come amici che non si cercano.
In fila, eppure disordinate con le imposte chiuse e aperte.
Un'aria di abbandono   le assorbe nel mezzo della giornata.

Un rivolo di sudore mi scende dalla fronte.
Provo a rivoltare le tasche.
Non ci sono fazzoletti.
Tiro fuori la mano, è appiccicosa, impastricciata.
La annuso: cioccolata.
Inutile cioccolata, dimenticata forse da mesi.

   

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