Ci sono momenti che rimangono
impressi più di altri. Non lo so perchè.
Quel giorno il sole era rimasto fuori dalla finestra. Sara si era alzata, non
più abituata al mondo. In poltrona, una coperta sulle ginocchia, giocava
a carte. Conviveva con la sensazione di essere fuori. Un ombra al suo fianco.
Si sentiva svuotata, incapace di provare un emozione. Nè gioia, nè
dolore. Nè noia, né interesse per quel che stava facendo. Mescolava le
carte, pescava, attaccava, scombinava e il nulla la scavava dentro. Perdeva,
vinceva. Questa estraneità la sgomentava. Si chiedeva se sarebbe tornata
la normalità. Seduta sulla poltrona, l'unica concessione erano due lacrime che
scendevano capricciose. Sara non sapeva che il peggio era passato e solo per
questo poteva ascoltarsi un pò.
Anche le lacrime sono un lusso, certe
volte diventano speranza.
"...è - filosoficamente - lo scoprire una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra..."
sabato 15 marzo 2008
If you want a day
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