lunedì 3 marzo 2008

8 Non
l’aveva tradita.


7 Andreina era quella che il
mare faceva tornare al suo posto. Lo frequentava al mattino quando il sole era
ancora incerto e il lembo di terra deserto. L'avvicinamento era graduale, un
lento avanzare fino a che l'acqua diventava l'unica compagna, una culla che si
muoveva quieta quasi a darle conforto.


6 Andreina credeva alle storie che infestavano quel luogo. Le aveva sentite
muoversi per casa fin da quando era una bambina,  parte della sua infanzia
così come il vento che le scompigliava i capelli, nelle giornate trascorse in
giardino,  i giochi che aveva consumato sotto la sequoia e le lunghe
chiacchierate con sua nonna.


5
…una scomoda verità.


In fondo a nessuno importava molto dell'acqua. Contava
poter distendere l'asciugamano al sole, muovere  i piedi vicini alla riva.
Fingere una vacanza che non si poteva vivere.


4
I vecchi descrivevano un gorgo insidioso che catturava i nuotatori. Non si
poteva tornare indietro. Parlavano di una  maledizione, e si lanciavano
in strani racconti che sembravano…


3 Infido
ma questo nessuno lo diceva. Bastavano i cartelli arrugginiti poggiati per
terra. Lo specchia d'acqua poteva, nel giro di pochi attimi, trasformarsi in un
abbraccio mortale.


2 Un
tappeto di sassi e ghiaia seminato vicino agli scogli. L'unico contatto con
l'acqua rimasto libero. Prezioso, scomodo, conquistato  dopo attese
estenuanti.


1
Il mare la riportò al suo posto. Per l'ennesima volta fu parte di quel pezzo di
terra che la gente si ostinava a chiamare spiaggia.

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