lunedì 24 settembre 2007

Quale occhio può cogliere l’errore?

La campagna No Anorexia ,
lanciata dal  marchio Nolita fa
discutere. Oliviero Toscani ne ha curato la realizzazione. Le immagini sono shockanti.
Una ragazza vittima dell’anoressia si  mette a nudo di fronte all’obiettivo.


Le fotografie saranno pubblicate sui quotidiani e affisse nelle principali città
italiane in contemporanea con la settimana della moda milanese.


Oliviero
Toscani dichiara: “Sono anni che mi interesso al problema dell’anoressia. Chi
ne è responsabile? La comunicazione in generale? La televisione? La moda?
Quindi è molto interessante che finalmente proprio un’azienda di moda abbia
capito l’importanza del problema, ne abbia preso coscienza e con coraggio si
esponga in questa campagna.” Toscani aggiunge di essere pronto alle critiche
che qualcuno solleverà per la crudezza delle immagini proposte: “C’è una
bellezza nella tragedia. Il paradosso è che ci si sconvolge davanti
all’immagine e non di fronte  alla
realtà. Io ho fatto, come sempre, un lavoro da reporter: ho testimoniato il mio
tempo.”


Fonte Tgcom


L’Aba, Associazione per lo studio e la ricerca
sull'anoressia e la bulimia, si dice indignata riguardo tale iniziativa. Mette
in guardia contro il rischio emulazione. Le immagini possono generare  invidia in ragazze anoressiche il cui obiettivo
rimane essere le più magre. Non è una campagna, come questa, la soluzione, afferma l’associazione,
è meglio rivolgersi a centri specializzati.


Le prime critiche sono arrivate.
I dubbi ci sono. L’anoressia è una malattia seria che colpisce milioni di
persone. Come prevenirla, come curarla sono domande a cui è difficile rispondere.


E’ giusto chiedersi, in una
società basata su immagini effimere, come è la nostra, se una foto, per quanto drammatica,
 possa riuscire a toccare il cuore delle
persone, farle riflettere, senza preconcetti, su abitudini e stili di vita. Una
ragazza anoressica, probabilmente,  non riesce a
rendersi conto della gravità delle sue condizioni. Non può cogliere il
messaggio di questa campagna. Quale occhio può  cogliere l’errore? Trovare il
modo di  cambiare i modelli, migliorare le
condizioni di vita di milioni di persone?


Questa campagna serve? non serve?
Si parla di anoressia e questo è un passo però altri devono essere  fatti per cambiare una realtà tragica che vede molte persone annullarsi in nome di
ideali di perfezione inumani.

4 commenti:

  1. io credo che possa servire.
    Finora le immagini delle magre erano immagini di bellezza ricercata.
    Questa non è certamente un' immagine che trasmette il messaggio subliminale "fai come me".
    Inoltre le anoressiche lo diventano non solo per questi modelli, ma anche per rifiuto di sè stesse, quindi credo che non le tocchi per niente questa campagna.
    La campagna è fatta per le altre, quelle che potrebbero rifutare sè stesse in un futuro, o quelle che vorrebbero emulare le bellezze che stanno in passerella.
    Ma, come sempre, a rispondere a questa domanda dovrebbe essere qualcuna che veramente ha provato queste cose.
    ciao

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  2. Ciao Tomas,
    penso che le ragazze che possono rimanere vittime dell'anoressia non siano toccate dal problema finchè non ci sono dentro. Si inizia con una dieta, si pensa tanto a me non capita e poi invece..
    Secondo me serve un segnalo concreto. Per esempio creare abiti che vadano bene anche per ragazze più in carne e siano di moda. Acquistare un vestito, quando non si è una taglia 42, diventa una prova, ti fa sentire inadeguata. Si forse dovrebbe rispondere chi ha passato queste cose
    un caro saluto
    Pinky

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  3. Sono d'accordo con te. E' comunque un tema tanto delicato. La pubblicitànon mi convince mai quando tratta temi così delicati e nello stesso tempo ci vende dei prodotti. Non so, ho molti dubbi e comunque il problema dell'anoressia è troppo grande e complesso. Ciao Giulia

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  4. Ciao Giulia,
    è diffile uscirne, difficile capirla. l'anoressia è terribile
    Pinky

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