martedì 30 maggio 2006

Troppo buono

Sabato si è corsa l'ultima tappa in montagna al Giro d'Italia. Le squadre di Ivan Basso e di Gilberto Simoni hanno movimentato la  corsa. Penultima salita Basso allunga, lascia indietro gli avversari, solo Simoni gli sta dietro sul Mortirolo. Arrivo in cima. Inizia la discesa, I due ciclisti al comando si rendono conto, quasi subito, che per preservare la loro incolumità è meglio che sia Simoni ha disegnare le traiettorie. Basso non può certo dirsi uno specialista in discesa. I due sembrano andare d'amore e d'accordo. Un cronista dice che Simoni "sta accompagnando Basso al traguardo". I due si parlano. Guadagnano tempo rispetto ai diretti inseguitori. In pianura Basso dà il cambio a Simoni nel tirare.


Intanto il falco Savoldelli che in discesa "gioca" da una dimostrazione dellla sua bravura. Le moto faticano a stargli dietro. Ogni rischio è preso e calcolato.


Basso e Simoni, apripista affrontano l'ultima aspertà della giornata. A 4-5 km dal traguardo l'idillio si rompe. Basso in progressione, senza voltarsi vince la tappa. Mostra la foto del figlio Santiago, nato nella notte. Simoni arriva al traguardo con un ritardo di più di un minuto.


I giornalisti con prontezza pongono i microfoni davanti a un Simoni torvo come la notte per sentire le sue impressioni. Simoni parte dall'idea di non aver corso con un uomo. Basso gli aveva chiesto di aspettarlo in discesa. Poi scatta e lo abbandona. Non esistono più signori. Una giornalista insiste dicendo che Basso ha voluto vincere, per dedicare la vittoria al figlioletto appena nato. Simoni poco incline alla commozione risponde che avrebbe potuto dirlo prima e lui avrebbe fatto una tattica diversa. Simoni riferendosi a Basso dice che un dominatore così non l'ho mai visto. "E' come..è come...un extraterrestre."


Si apre il Processo alla tappa Basso viene descritto come una nuova stella, i complimenti sono frequenti e numerosi. Un uomo decanta la bellezza di vincere andando a 30 all'ora, puliti, rispetto alle vittorie a 40 all'ora di un tempo. (Forse ignora lo scandalo che sta nascendo in Spagna?). Un altro lancia l'idea di un'accoppiata Giro-Tour per Basso. C'è chi afferma di apprezzare questo ciclismo fatto di "sotterfugi", tattiche e io dico una cosa poi ne faccio un'altra. Chi decantando le doti del campione, afferma che proprio non poteva aspettare Simoni. Evviva il ciclista cannibale alla Eddie Merx. (Peccato che sia stato Basso il primo a farsi aspettare).


Ivan Basso entra in studio accolto da un'ovazione. Sentito l'intervento di Simoni afferma che non gli piace essere definito un'extraterrestre. E' salito due volte sul podio al Tour de France. Ha dimostrato quanto vale. Lo stesso Amstrong ha affermato di essersi sentito in difficoltà, in certe occasioni, a causa sua in salita. Lui ha detto a Simoni che non valeva la pena correre rischi in discesa. Ha fatto la sua parte ed è in pace con la coscienza. Dichiara di essere già stato generoso con la squadra di Simoni. Riis il suo "capo" rintuzza dicendo che Ivan è troppo buono, almeno in questo caso lo è stato meno, loro devono pensare anche allo sponsor.


Il giorno seguente, alla partenza dell'ultima tappa, Basso è pronto a far pace con Simoni.


Simoni di altro avviso dichiara  che Basso è il più forte ma gli ha chiesto dei soldi per lasciarlgli vincere la tappa. Il ciclista afferma di non essere abituato a chiedere la carità e quindi ha rifiutato. Basso corregge il tiro. Ha chiesto a Simoni di aspettarlo in discesa, tutto il resto e falso. Simoni conclude con un "Vuoi che dica anche la cifra?" e se ne va senza salutare.


Parte un inchiesta. C' è chi, credo non rendendosi bene conto del significato delle parole, ha detto che questa polemica fa bene al ciclismo. Gli altri chi più chi meno si sono schierati con Basso, criticando Simoni e la sua incapacità di accettare la sconfitta. Ricordano quando era stato lui maglia rosa, a non lasciare andare in fuga Marco Pantani alla tappa della Cascata della Toce.


Il giro è finito, è stato versato del fango, si spera che verrà pulito, si attendono nuovi sviluppi. Lo scandalo spagnolo incombe su molti corridori.



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