mercoledì 18 luglio 2007

In cerca di  ...




L’ultimo treno
partiva quel giorno. Lei lo sapeva. Non voleva perderlo. Troppi erano stati i
ritardi, le incomprensioni che le
avevano fatto abbandonare i suoi sogni per strada. Ora voleva raccoglierli uno
a uno e provare a coltivarli  come
fossero fiori. L’età non è colpa e non lo è l’inesperienza. Si ripeteva queste
parole quasi cercando di farne una cosa propria. Sua madre usava questa espressione
ogni volta che lei si sentiva in colpa per qualcosa. Cercava di darle conforto
e spesso ci riusciva, facendola sentire amata. Le dispiaceva doverla lasciare
ma non poteva fare diversamente. Era la sua vita. Sapeva che avrebbe capito.


Andò sola alla
stazione. Mezzogiorno, un afoso mezzogiorno d’estate. Nemmeno il vento a dare
un po’ di sollievo. Solo caldo. Avvolgente, quasi urticante, costringeva a
cercare un riparo. Un ombra dove abbandonare
i propri pensieri. Gli abitanti del piccolo borgo erano rinchiusi nelle loro
case. Le finestre spalancate, il vociare che si perdeva in strade ormai
deserte, stavano per mettersi a tavola. Quanti odori  si mescolavano nei minuti che precedevano il
pranzo. La Signora Berti e quel suo ragù che
sapeva di cipolla. Mario abituato a mangiar patate anche a colazione oggi aveva optato per una fumante minestra. L’odore
intenso del caffè  che la signora Rosa
preparava sempre prima. Gli odori era sempre piaciuti a Bice.


La donna guardava
per terra. Un passo dietro l’altro attraversava strade che conosceva  come le sue tasche. Nel tempo che impiegò a salire sul treno, vide la sua vita
scorrerle a fianco. Aveva deciso di non portare nulla con sè  però i ricordi
sono difficili da abbandonare. Scacciarli si era rivelata un’utopia mal
riuscita.  Così mentre prendeva posto, su
un vecchio vagone ormai stanco, fu costretta a incontrarli.


Forse la distanza.
Si, forse quel treno che iniziava a sferragliare, rumoroso, poteva essere il
suo futuro. Con questo pensiero si abbandonò sullo scomodo schienale di legno e
chiuse gli occhi. La campagna scorreva veloce fuori dal finestrino e lei non
era più lì.

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