lunedì 10 novembre 2008

Stracôni 2008

Correre e camminare. Soprattutto stare insieme.
L'edizione 2008 ha visto 14.250 iscritti. Ieri
mattina, alla partenza in Piazza Galimberti, erano  molti di  più.
Pettorale in bella vista, appuntato con spille da balia. Davanti persone in maglietta e pantaloncini corti intenzionati a vivere correndo i
sette chilometri del tracciato. Dietro gli altri, quelli
che accennano qualche passo di corsa e si adeguano a un ritmo di passeggiata
veloce, quelli che sembrano danzatori centometristi, quelli che è una buona
occasione per chiacchierare, quelli che bisogna esserci perchè si è sempre
andati, quelli che alla Stracôni non rinunciano, quelli che la vivono come una
festa, un incontro, uno modo diverso di vivere la città.


Al segnale inizia a scorrere il gruppo, dicono
che sono serviti 24 minuti perchè tutti varcassero la linea di partenza. E'
domenica mattina, baciata dal sole, i colori dell'autonno sono più luminosi. La  strana  è  solcata da persone di ogni età, lì dove  c'è  spazio si crea  una  corsia che consente il sorpasso.  Nei punti più stretti si rallenta,  coinvolti  in un imbuto.  Si va a piedi, con i pattini, trainati o frenati dai cani. Si ride e si scherza, ci si gode il sole, l'andamento rilassato.  Si scende al parco fluviale, la prima indicazione è quella dei tre chilometri. Costeggiando il fiume, sulla strada sterrata, è più forte il gusto della gita, mi volto e vedo il gruppo che si dispiega oltre il mio sguardo, colorato, a tratti rumoroso, allegro.  Quando risaliamo  la passeggiata volge al termine, via Roma, il pavimento di porfido, il traguardo in vista. E' di nuovo città, priva di auto,più nostra, meno impegnata,  generosa di tempo, risa e emozioni.   


 

Nessun commento:

Posta un commento