domenica 2 novembre 2008

Ferrari: il sogno, il grande incubo

Massa è in pole, terza volta di fila, nel circuito di casa.  Deve vincere e sperare. E' indietro di
sette punti. Ad Hamilton  basta il quinto
posto per agguantare il titolo.


Si parte. Piove, non piove. La
questione è tutta lì, pit stop, pneumatici che provano a star dietro ai
capricci del tempo. Hamilton dà l’impressione di poter amministrare, senza
colpi di testa e senza entusiasmare. Bazzica intorno alla quinta posizione fino
a quando Vettel lo sorpassa a due giri dal termine. Il pilota britannico vede
sfilargli a fianco il titolo mondiale. Come l’anno scorso. Chissà cosa si pensa
in quei momenti. Pochi chilometri, gli sforzi del pilota McLaren sembrano
inutili. Massa taglia il traguardo, braccio alzato, missione compiuta. L’ultimo
giro è sotto la pioggia, Glock su Toyota,
con gomme d’asciutto, deve rallentare,
Hamilton lo supera all’ultima curva. E’ 5°, suo il titolo mondiale.  Nel box Ferrari non si rendono subito conto di
quanto è accaduto, i festeggiamenti sono spenti da un’amara doccia fredda. Il
box McLaren vive il rovescio della medaglia, dal buio alla gioia incredula.


Il finale era già scritto.
Hamilton sette punti avanti doveva solo sconfiggere
i fantasmi del passato. Dalla sua ha un ruolino di marcia da schiacciasassi: 34
gare, 26 piazzamenti nei primi 5, 2 ritiri.


Questo finale, aperto, emozionante
aveva riportato tutto in gioco, aperto porte  che sembravano
sprangate. La non vittoria di Massa ora ha un sapore  più amaro, i se e i ma assumono peso. La non
sconfitta di Hamilton diventa più preziosa. Questione di una curva, di acqua
che cade nel momento sbagliato. 

2 commenti:

  1. ciao Pinky,
    abbiamo sperato tutti fino all'ultimo metro di fare il bis dello scorso anno, vincendo il mondiale all'ultima gara per un punto. Peccato.
    Massa è stato encomiabile, ma il titolo non lo ha perso oggi. Speriamo serva di lezione per il prossimo anno. Per vincere, come faceva Schumacher, occorre stravincere. Sempre. Errori e sfortuna ci hanno fatto perdere. Continuiamo a tifare, sperando che non si inventino fesserie come il motore unico.
    ciao Pinky, a presto,
    HP

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  2. Ciao HP,
    condivido la tua lettura delle cose, un finale così ha accentuato le emozioni.
    a presto
    Pinky

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