"Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo"
Primo Levi
Se questo è un uomo
“Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.”
(Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1976, p.1)
Ne ho la prova sul mio blog. Molti stanno cercando di far rivivere il passato
RispondiEliminadragor (journal intme)
Ciao Pinky...
RispondiEliminahai fatto bene a citare le parole di Levi.
Le ha scritte oggi anche Andrea (Entula)...meglio, mai come in questi casi repetita iuvant !
Irene
Ciao Pinky,
RispondiEliminaapprezzo il post e sottoscrivo il commento di Irene.
antonio (terzomillennio)
Dragor, purtroppo il passato tende a essere da alcuni dimenticato,da altri manomesso o rimpianto e riproposto con nostalgia. E' triste la situazione. Bisognerebbe imparare dai propri errori.
RispondiEliminaPinky
ciao Irene, sono parole che mi hanno sempre colpito molto, così come i libri di Levi. spero che serva ripeterle. Ho letto il post di Andrea, ha scelto molto intense che aiutano a comprendere l'orrore dei campi di concentramento.
RispondiEliminaPinky
Grazie Antonio.
RispondiEliminaPinky