Il Polonio 210 è il protagonista delle cronache di questi ultimi giorni. L'elemento radiattivo venne usato per uccidere l'ex spia del Kgb Litvinenko, morto a Londra tra atroci sofferenze a distanza di circa tre settimane dal contagio. Sta facendo parlare di sè mezzo mondo. La preoccupazione è salita quando si è scoperto che tre aerei utilizzati sulla tratta Londra-Mosca risultano contaminati. Contaminato è il Sushi bar londinese dove Litvinenko ha consumato il suo ultimo pasto, contaminato Scaramella uno degli ultimi a incontrarlo . Il pericolo contaminazione fa paura, forse perchè non è abbastanza intelligente e colpisce nel mucchio, forse perchè è un nemico sporco. Non si vede a occhio nudo, si annida nel corpo di una persona ed esplode non lasciando spazio alla speranza. Inalato, ingerito o a contatto con le ferite non conosce antidoto o rimedio. Si sta cercando di circoscrivere il pericolo, questo è il primo pensiero, la prima necessità: ridurre il rischio contagio. Arriverà il momento delle indagini e tra dubbi e diffidenza si cercheranno i colpevoli. Spero che se si incrocieranno la sete di giustizia e la sete di energia, si faccia la scelta giusta.
Ma si può, per uccidere 1 persona, mettere a rischio migliaia di vite?
RispondiEliminaVolevo dire la stessa cosa. 1000 al prezzo di 1
RispondiEliminadragor (journal intime)
secondo me non si può. Non si dovrebbe in nessun caso usare armi di questo tipo. Anche gli americani hanno sbagliato nel lanciare le bombe su Hiroshima e Nagasaky. L'arma atomica è un pericolo incontrollabile
RispondiEliminaPinky