Il Fa.Pe.In. (Facciamo Perdere l'Inter) è esistito, ormai
non ci sono più dubbi. Il famigerato
gruppo raccoglieva consensi trasversali nell’ambiente calcistico. Nel motto: “Purché perda l’Inter” stava il
fulcro della sua missione. La sua ascesa è datata 1995. In quello stesso anno Massimo Moratti diventa presidente dell’Inter.
Non è stato ancora appurato se vi sia un
legame tra i due fatti. Certo è che il gruppo raccoglieva sostenitori negli
ambienti più disparati. Arbitri, guardialinee, dirigenti, giocatori, pure
qualche tifoso. Tutti mossi dallo stesso, folle, desiderio: vedere l’Inter
sconfitta.
Il piano era ben congegnato al
punto che per anni nessuno si è accorto
di nulla. Poi, fortunatamente la verità
è venuta a galla, la diabolica trama è stata disciolta.
Alla luce di quanto scoperto
appare più comprensibile ciò che accaduto in passato. I tanti anni di digiuno, in campionato, ora hanno trovato un perché. Così come si spiega il lungo valzer di allenatori sulla
panchina nerazzura. Qualcuno aveva prospettato il riutilizzo di Appiano Gentile
come set di Arrivi e Partenze. Solo un abile mossa per demotivare l’ambiente
interista, nulla di più.
Quanto
inchiostro è stato speso in questi anni cercando di trovare spiegazione all'acquisto-flop
di molti giocatori interisti. Fior di campioni, che avevano dato prova di
grandi qualità, quando giungevano sulla sponda interista si trasformavano in
brocchi. Anche questo mistero è stato risolto. Erano tutti tesserati Fa.Pe.In. . Grande è lo stupore per l'abilità di questo gruppo, capace di introdurre i suoi affiliati all'interno della stesso compagine interista.
Il primo segnale del nuovo corso è stato lo scudetto assegnato all'Inter nel 2006. La conferma nel campionato dell'anno scorso. La solitaria cavalcata nerazzura verso il titolo è la testimonianza migliore di quanto l'aria sia diventata pulita.
Dopo gli spiacevoli episodi di Napoli, il presidente nerazzurro è intervenuto per rassicurare gli amanti del calcio: «Certo, secca parecchio quando si viene
danneggiati, quindi capisco la Juventus. Però la cosa importante è che
non si veda dietro una trama, come c’era invece precedentemente».
Finchè l'Inter e in vetta i tifosi possono dormire sonni tranquilli.