Arthur
Sulzeberger, editore del New York Times afferma:
"Veramente non so se
stamperemo ancora il Times tra cinque anni, e sapete che vi
dico, la cosa non mi interessa".
Penso che se un giorno si arriverà, per
questioni economiche o per altre ragioni a non stampare più
giornali, quello non sarà un bel momento. La considererei una rinuncia, non una
conquista. Il ruolo cartaceo del giornale non può essere sostituito. Il
piacere che ti dà sfogliarlo, annusarne le pagine e il tempo rallentato che ti
abitua ad adottare, sono vizi che è giusto concedersi.
Le edizioni cartacea e on-line possono convivere
puntando a essere complementari. Se da un lato internet dà la possibilità di
essere aggiornati, in tempo reale, su quanto accade nel mondo, il
giornale "tradizionale" può meglio soddisfare la necessità di
approfondire certi temi, mescolare cultura e informazione nel fornire un
prodotto che arricchisce i lettori chiedendo loro del tempo. Tempo per
fermarsi, tempo per se stessi e anche per riflettere. Tempo che si può spendere leggendo un
giornale. No, io non ci rinuncio!
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