sabato 6 dicembre 2008

Fumì

Fumì aveva una valigia. Girava i
paesi e l'apriva dinanzi a occhi curiosi, stanchi, irrequieti, vogliosi di
emozioni. Ogni volta che tornava incontrava nuovi volti e silenzi, mani incerte
su come comportarsi.


Fumì blandiva, raccontava, quando poteva corteggiava, mai pago di
parole e passi e luoghi. Aveva quaranta anni. Almeno così diceva a chi provava
a scavargli dentro.


Prima il nome, poi l’età e la famiglia?
Da dove vieni, dove vai? Conosco qualcuno che conosci anche tu? In fondo, le
domande quando vengon fuori son sempre quelle.


Fumì rispondeva, spesso sorrideva
dinanzi alle consuete chiacchiere di paese. Fumì non aveva passato, 100_8829nulla che
potesse scoprire la nebbia da cui era spuntato. Nessuno che lo avesse
conosciuto prima, non una casa o un borgo che lo avesse visto bambino. Di qui
in avanti si dipanava la sua storia. Il di qui è un tre di marzo vecchio di
almeno dieci anni.

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