martedì 25 dicembre 2012

Istantanee da una tempesta


Nave-tempesta-495x389La
nave imbarcava acqua, Estebàn era al timone da ore, i muscoli delle spalle  si erano irrigiditi e gli sembrava di non poter più muovere le dita.



Intorno a lui il mare, anche l'ultimo bagliore si era
inabissato. L'equipaggio aveva afferrato dei secchi, li riempiva e li rovesciava oltre il
ponte ma non lo faceva abbastanza in fretta, il livello dell'acqua
saliva inesorabile a lambire le caviglie.


Le vele erano state ammainate e
gli alberi nudi restavano soli a respingere il vento. Joselito si era rannicchiato nella coffa, a tratti tentava di sollevare il capo in cerca di un lembo di terra.  L'ufficiale in seconda si era nascosto sottocoperta, in un angolo buio, ove tentava di annegare nel rum il mal di mare che lo affliggeva.


In cambusa  Pencott, il cuoco, inginocchiato su una manciata di fagioli, brandiva un mestolo e provava a  venire a patti con il destino.


Iniziava una lunga notte.


 

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