giovedì 2 dicembre 2010

Informazione, limiti e abusi

A Brembate, nel bergamasco, una bambina è scomparsa da sei giorni. Giornalmente, sui mezzi di informazione,  ci sono  aggiornamenti riguardo alle ricerche, in atto, nella zona. Con il passare dei giorni cresce la preoccupazione. Questa sera, al tg1, una giornalista ha tenuto a precisare la sua difficoltà nel "catturare l'immagine" dei genitori della bambina. E' difficile rintracciare fotografie, non si fanno intervistare, preferiscono tenersi lontani dalle telecamere.


Queste persone stanno vivendo un momento estremamente difficile e il minimo che si può fare è cercare di rispettare la loro volontà. Far vedere i lori volti,  stravolti dalla preoccupazione, cercare a tutti i costi di porre loro  delle domande pensando, più è difficile, più è grande lo scoop,  non è fornire un servizio, informare, è voyerismo, un disgustoso tentativo di commerciare le emozioni, senza tenere conto che a volte ci vuole più coraggio nel fermarsi, fare un passo indietro, ragionare e far ragionare il pubblico, i lettori. A volte, per porre un freno, basterebbe pensare: "Se capitasse a me?"

1 commento:

  1. I media si sono spostati da Avetrana a Brembate continuando a far danni: invadono materialmente spazi, si intromettono nelle vite altrui, inferiscono a ruota libera... E' qualcosa di insopportabile...

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