martedì 14 dicembre 2010

Espiazione

I bambini ci guardano e, a volte, decidono il nostro destino. Estate del 1935. Briony Tallis ha tredici Espiazione anni, una fervida fantasia  e una commedia che non riesce a portare in scena.


La tragedia incombe. Fa caldo. In casa vengono ospitati i cugini del nord che devono distrarsi mentre i genitori si stanno separando. Leo, fratello maggiore di Briony, e un amico, magnate del cioccolato, stanno per arrivare. Robbie  (James McAvoy),  figlio della domestica, studente di medicina, e Cecilia (Keira Knightley), la sorella maggiore di Briony, si scrutano, si cercano, si amano. Briony li sorprende in un momento imbarazzante e interpreta male quanto  le capita di vedere. Forse  un pò per gelosia, forse a causa di  una sfrenata fantasia, pensa che Robbie  sia un maniaco. Quando, alla sera, sua cugina è vittima di violenza, Briony non ha un esitazione. E' Robbie il colpevole, un ragazzo che è cresciuto insieme a lei, il mostro.


Robbie viene condotto in prigione e condannato. Cecilia sa che è innocente, interrompe i rapporti con la sua famiglia, diventa infermiera e lo aspetta. Robbie per uscire prima di prigione accetta di arruolarsi nell'esercito. E' scoppiata la secondo guerra Mondiale. Il ragazzo incontra Cecilia, non sa più a cosa credere, l'amore consumato con lei, quattro anni prima, gli sembra irreale. La ragazza  lo sprona ad avere fiducia nel loro legame, nella possibilità di un futuro. "Torna"  gli dice in un ultimo bacio, prima di salire sull'autobus per tornare in ospedale. Un cottege bianco, in riva al mare, con le imposte blu è il sogno, il luogo, promesso, dove trascorrere insieme la sua prossima licenza. 


 A Dunkerque imperversa una feroce battaglia, Robbie è ferito e muore di setticemia, il primo giugno 1940, stringendo tra le dita la foto del cottege bianco. Il desiderio che ripete fino all'ultimo, in preda al deliderio, è: "Trovare Cecilia, amarla, sposarla  e vivere senza vergogna."


Briony è cresciuta, ha diciotto anni,  capisce di avere sbagliato ad accusare Robbie, vorrebbe chiarirsi con Cecilia ma le manca il coraggio. Ha lasciato Cambridge per rendersi utile facendo l'infermiera, prova a espiare così la sua colpa. Cecilia muore pochi mesi dopo, durante un bombardamento. A Briony non resta che il rimpianto per un errore non più recuperabile. Sente il bisogno di raccontare la sua storia, la mette su carta e poi la riscrive più volte incapace di costringerla alla durezza della vita reale. Riesce a concludere il romanzo quando è ormai anziana e sa che  manca poco alla sua morte. Ha deciso di concludere il racconto  con un atto di gentilezza che non le è stato possibile compiere, nella realtà,  fa rincontrare  Robbie  e Cecilia e prova a dar loro la "giusta felicità".


Mi  ha colpito il modo in cui l'acqua è diventata protagonista di alcune scene del film. Uno specchio, un  nascondiglio, un'inconsapevole prova d'amore, un rifugio, un muro capace di infrangere sogni e speranze.


La spiaggia dove i soldati attendono di essere imbarcati per l'Inghilterra è un luogo estremo, ove i feriti  si incrociato con  i resti di un luna park, un film in bianco  e nero racconta la sua poesia su un muro. Le notizie arrivano incerte, si beve e si attende. In un mondo venato di follia, l'unico rifugio sono  i ricordi ed i progetti. L'oggi è una pagina da archiviare in fretta.

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