lunedì 29 novembre 2010

Vieni via con me

E' appena finita la quarta puntata del Programmma Vieni via con me e ancora, nelle orecchie, risuonano le parole di Roberto Saviano e Fabio Fazio. Vado? Resto?  Chissà.


Vieni-via-con-me Era l'ultima puntata, forse non eravamo più abituati a un programma capace di ricordarci che abbiamo una testa e idee da coltivare, riflessioni da fare, senza dimenticare il diritto a indignarci accompagnato da azioni, anche piccole, per provare a cambiare le cose. Ci siamo affezionati in fretta, lo testimoniano gli ascolti, quanto era forte il bisogno di un programma di qualità, capace di ampliare gli orizzonti, fornire spunti di approfondimento, punti interrogativi, buona musica (De Gregori, Elio e le storie Tese, Daniele Silvestri, Stefano Bollani), belle esibizioni dell'espressivo corpo di ballo. Sono stati molti gli interventi di persone che avevano qualcosa da comunicare. Questa sera: Benedetta Tobagi, Dario Fo, Pietro Grasso, Don Ciotti, Cecilia Strada, Ernesto Olivero...


Le note della canzone "Via Con Me" di Paolo Conte sono state declinate in mille maniere, riuscendo a essere parte integrante e viva del programma.


"Via, via, vieni via di qui,

niente più ti lega a questi luoghi,

neanche questi fiori azzurri…

via, via, neache questo tempo grigio

pieno di musiche e di uomini che ti son piaciuti,

It’s wonderfoul, it’s wonderfoul, it’s wonderfoul

good luck my babe, it’s wonderfoul,

it’s wonderfoul, it’s wonderfoul, I dream of you…

chips, chips, du-du-du-du-du..."




Già mi sento un pò più sola, in mezzo a grandi fratelli, gossips e plastici. Spengo la tv.

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