lunedì 14 giugno 2010

Italia - Paraguay 1-1

Gli azzurri debuttano al mondiale. A Città del Capo piove a dirotto, è inverno. Il suono dei  Vuvuzela   è la colonna sonora del match, uno sciame festante e rumoroso. Sì, fa la differenza avere uno sciame d'api nelle orecchie per '90 minuti  però la festa è lì, nelle tradizioni, nella divertita sorpresa con qui si impara a conoscere un pezzo di mondo.
1208714734 L'Italia ha lasciato a casa la fantasia. Ci si interroga su moduli, acciacchi e si tentano pronostici.
Paraguay. Non lo incontriamo dal 1950, quanta acqua è passata sotto i ponti. Gli azzurri corrono, si impegnano  ma non riescono ad arrivare sotto porta. Si conterà solo un tiro  sul finire del primo tempo.
Marchisio e Gilardino non convincono. L'arbitro messicano  Archundia consente  ai paraguayani di praticare un gioco falloso e a tratti intimidatorio (vedi fallo su Montolivo al  '1 minuto), non sembra in grado di gestire la partita. Il Paraguay passa in vantaggio al 39' con Alcarez che, circondato dagli azzurri, riesce a trovare il tempo giusto e colpire  di testa.
Gli azzurri scendono in campo nella ripresa senza Buffon infortunato e sotto di un goal. In porta si piazza Marchetti, al centrocampo Camoranesi prenderà il posto di Marchisio e Di Natale, al '72,  sostituisce Gilardino. Gli azzurri tirano fuori grinta, carattere e fanno gruppo. Al '63 De Rossi, in area , riesce a a eludere la sorveglianza di un difensore avversario, si allunga e goaaalll!! Cercato, importante. L'Italia gioca, vuole  riuscire,  crede in una possibile vittoria, si spinge in avanti e finisce in crescendo.  Mi è piaciuta la grinta di Camoranesi, la personalità di De Rossi, Pepe che prova a mettere lo zampino in ogni azione. Criscito e Montolivo hanno fatto una prova positiva.
In una nazionale di giovani vecchi che provano ad amalgamarsi, tirando fuori motivazioni e coraggio, il carattere e la capacità di non abbattersi sono le note migliori. Molto resta da fare, la palla è rotonda e il mondiale è all'inzio. Rispetto alle amichevoli, contro Messico e Svizzera,  l'Italia è cresciuta e questa è già una buona notizia.

4 commenti:

  1. Lippi ha costruito la sua fortuna calcistica, 10 anni fa, grazie al lavoro che fece Cesare Maldini con la under21, che vinse ben 3 campionati europei di fila.
    Finita l'onda, finito Lippi: non dimentichiamoci che senza la folle testata di Zidane forse oggi non avremmo nulla da ringraziare al "nostro" allenatore.
    Dopo aver "svernato", consapevole che Donadoni non era all'altezza del compito, arieccolo con la stessa squadra e gli stessi schemi.
    Peccato che abbiano 4 anni in più, con Gattuso, Buffon, Pirlo, Camoranesi, Zambrotta e Cannavaro ai limiti della pensione d'ufficio.
    In attacco ... Gilardino e Iaquinta. WOW!
    Schemi tattici da antiquriato con giocatori fuori ruolo a centrocampo, come Marchisio e Pepe.
    Se ne è accorto Lippi che le squadre da cui provengono i suoi convocati, viste le caratteristiche tecniche, non giocano quasi mai con il 4-4-2, salvo la uve che sta correndo ai ripari?
    E chi sarebbe il calciatore che nel 4-4-2 giocherebbe dietro le punte?
    Cassano, Del Piero, Totti, Miccoli, Paloschi, Balotelli che sono a casa?

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  2. Nella vita ci va anche un po' di fortuna e Lippi lo è stato. Che colpe ne ha lui? Poi nel '94 già Lippi giocava con tre punte davanti che tornavano uno alla volta al centrocampo a dare una mano, adesso lo fa Mourinho ed è un grande mentre Lippi resta un bidone!!! Purtroppo in Italia ci sono 60 milioni di allenatori e chi la vuole cotta, chi la vuole cruda.......non ci va mai bene niente! Poi magari tutti salgono sul carro dei vincitori, ma all'inizio tutti a gettare fango addosso.

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  3. Io non tifo Italia dal 1988 e neanche vedo le partite di qualificazione: mi annoia, è un calcio senza coraggio.
    Riguardo Lippi, forse non è un bidone, ma sicuramente è in pieno conflitto di interessi, visto che il figlio fa il procuatore di calciatori, come Chiellini, Blasi, Brocchi, Mannini, Donadel, eccetera.
    Ricordo che Davide Lippi è uno dei principali indagati nel processo di Calciopoli e che, viste le testimonianze a suo carico, è incredibile che non sia stato sospeso.
    La rete riporta voci insistenti di pressioni di Davide Lippi su Miccoli e Cassano, che, guarda caso, non sono neanche stati considerati dal Marcello padre, nonostante sulla tre quarti non abbiamo nessun altro.
    In Italia ci saranno anche 60 mln di allenatori è probabile, viceversa è sicuro che il nostro calcio sia strazeppo di stranieri (Inter, Milan, Juve) e che sia anche piuttosto noioso.

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  4. Lippi se ne ando' 4 anni fa e poi, quando ne ha avuto voglia, e' tornato. Tra meno di 1 mese, cmq vada, e' gai' stato ufficilizzato il suo addio con la Nazionale, cosa alquanto singolare e mai successa prima. E' impossibile rivincere con questa squadra, gia' molto difficile approdare ai quarti. Fa ridere pensare, anche leggendo gli articoli, che "cambiare" significa spostare Iaquinta piu' vicino a Gila, mentre in panca c'e' un Pazzini che da solo vale il doppio di entrambi. Cannavaro va ancora bene per giocare sulle spiagge del Dubai, di Camoranesi e' rimasta solo piu' la coda e il brutto carattere, Buffon non e' piu' lui da almeno 1 anno ...Soltanto uno juventino snob e presuntuoso come Lippi potrebbe affidarsi al gruppo di giocatori bolliti - l'unico buono e' Chiellini - che hanno fatto cosi' bene in campionato.

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