L’uomo è alto, i lunghi capelli
neri sono legati in un codino. Barba e baffi solcano il suo viso.
L’espressione è assorta. Indossa una camicia di tela grezza, bianca, con
maniche a palloncino e volant sul
torace.
Le braccia nerborute colore del
cuoio testimoniano la sua abitudine al sole. Funi circondano il suo braccio
destro e dalla mano si dipanano nel raggiungere le navi - cinque visibili, una di striscio – sono
immerse in acqua liscia e distesa. L’uomo chiude gli occhi e per un attimo
sente il sibilo dei gabbiani che passano poco sopra di lui, il vento che gli
sferza il viso e gonfia le vele alle sue spalle.
Il comandante urla, impartisce ordini all’equipaggio.
Gli scatti graduati del timone scandiscono il tempo. L’uomo non vuole pensare a
Jacobs
e alla sua zuppa di cozze al rum quindi riapre gli occhi. Dà un ultimo
strattone e le barche sono nelle sue
mani.
I bambini gli si fanno intorno, allungano le mani, chiamano
a gran voce la loro barca. Fittibol Gatsby Sandwik L’uomo con
un cenno ottiene silenzio. Li vede disporsi in cerchio, a mani tese. Ricevuto il loro tesoro se lo accarezzano in uno sguardo, salutano e corrono verso casa. L'uomo si volta, del mare non è rimasto nulla, solo il riflesso di una fontana, raccoglie le funi e si muove verso il sole inclinato.
bellissimo post!
RispondiEliminaUn frammento di racconto tra Conrad ed Hemingway, davvero affascinante...
RispondiEliminaChe bel pezzo Pinky...!
RispondiElimina@ Piera D.
RispondiElimina@ Pim
@ Irene
E' un periodo che non riesco a scrivere, anche se ne sento il bisogno, sto provando a riprendere con qualche difficoltà.
vi ringrazio di cuore
Pinky
bello si'.
RispondiEliminaRansagia, che dopo un'estate di cime, le funi ci stanno :)
Ciao Randagia,
RispondiEliminagrazie. si hai ragione :)
Pinky