martedì 17 febbraio 2009

Rachel sta per sposarsi

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“Fare ammenda è uno dei passi”


 Kim torna a casa per assistere al
matrimonio della sorella. Ha trascorso gli ultimi nove mesi in una Lalocandinaitalianadirachelstaper_2
clinica di
riabilitazione. E’ una tossica, le riesce difficile ammettere il suo problema.
Sente gli occhi di tutti puntati addosso, tradisce il disagio accendendosi una
sigaretta dietro l’altra. La convivenza, gli ultimi preparativi, fanno
riaffiorare vecchie ferite ancora dolenti, rancori, insicurezze che male si accordano con la gioia che solitamente accompagna un matrimonio. Kym  prova a conquistarsi spazio anche a
costo di essere inopportuna. Forse, seppur inconsciamente, cerca di muoversi verso la
luce,  cerca un modo per riuscire a sopportare
il rimorso, un confronto con la sua famiglia. Ma risollevare la patina del
tempo, ritornare ai giorni della tragedia, è un dolore troppo grande.  Kym sfiora l’amore come in un gioco di
naufraghi e fa il suo percorso.


Rachel, la sorella giudiziosa e responsabile,
forse per lo stress dei preparativi, forse perchè vuole riscattare quanto sofferto con la perfezione,
esplode, fragile, insicura rispetto all’amore dei genitori, gelosa di Kym.


Il giorno della cerimonia si
avvicina. Kym, sull’orlo della disperazione,  cerca un confronto con la madre, che avrà
risvolti inaspettati…


 Il sole è assente per quasi tutto
il film, si ripresenta negli ultimi minuti, su un prato ove una sposa osserva,
pensierosa, operai che disfano un gazebo.


 Ci sono momenti  affidati all’immaginazione
e così ognuno può riempire gli spazi vuoti, leggere una storia che va oltre le
immagini, cogliere gli sguardi, i
piccoli gesti e le parole non dette.  Penso
che questo sia una qualità del film, quasi una fotografia sfocata che prevede
un prima e un dopo. Noi lì , coinvolti, ad osservare, interpretare e cercare risposte che,
spesso, latitano quando sono coinvolti i sentimenti.



locandina tratta dal sito www.moviplayer.it



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