1940 - I giorni si consumano, sospesi, tra l’estate e l’autunno. E’ tempo di guerra e
lontananza.
Adriano scrive in una bella calligrafia, un po’ inclinata. Conosco
alcuni dei luoghi che hanno incontrato i suoi occhi e l’indirizzo del suo amore. Il resto no, rimane
velato. Forse è un viaggiatore rimasto lontano dal suo cuore soltanto per un
paio di mesi, trascorsi a scrivere e trovare un tenero modo
per dire ti amo. Forse è un giovane soldato impegnato nell’addestramento,
preoccupato dell’avvenire. Indirizza cartoline illustrate, fermo posta, alla
signorina Lola, il suo spiraglio di luce.
Prima da una piccola caserma di montagna, poi
da una cittadina giungono fotografie che
la mancanza di colori fa sembrare più lontane. E’ la guerra che lo attende? Giorno per giorno
il legame si fa più forte. Prima timidi saluti, bacioni posati sui tetti
delle case. Poi un ti amo segue lettera
che percorre agilmente il contorno delle montagne. L’ultima, datata 6 ottobre 1940, reca ricordandoti
ti bacio.
Il resto sono due figure che emergono dal passato e prendono forma in pochi, piccoli particolari. La
speranza di un lieto fine mi accompagna mentre osservo queste cartoline e provo
a immaginare quello che non so. Un
timido amore maturato nella lontananza, la fantasia romantica che muove i gesti di Adriano …
A volte vorrei poter raccogliere tante storie rimaste nell'anonimato, storie di vita vera e cancellare tutte quelle storie gonfiate, uccise da penne frettolose e poco rispettose. Tu riusciresti benissimo. Ciao Giulia
RispondiEliminasono questi gli ossi di seppia che riempiono una vita... e di orgoglio chi ti legge!
RispondiEliminaun abbraccio,
anecòico
Ciao Giulia, grazie di cuore!
RispondiEliminami sembra una bellissima idea e penso con la tua sensibilità riusciresti a fare uno splendido lavoro. E' un peccato che tanto storie rischino di andare perdute. un caro saluto
Pinky
Anecòico, grazie mi ha fatto molto piacere leggere le tue parole :)
RispondiEliminaun abbraccio
Pinky