Lionel Locatelli giocava a calcio nell'Archacon, in sesta divisione. L'allenava Jean Pierre Papin ex campione milanista. A giugno Papin riceve l'incarico di riportare in A lo Strasburgo. Il mister decide di portare con se alcuni suoi giocatori tra cui Locatelli. Si tratta di un bel salto, l'ingresso nel calcio professionistico a 25 anni, un gioco che può diventare una professione. Locatelli si trasferisce in Alsazia, si allena e gioca ma dopo poche settimane capisce che quella vita non fa per lui. "Mi sono reso conto di essere dilettante nell’anima – ha spiegato il francese -, la vita da professionista non mi piace, mi sento fuori posto" Nonostante un bilancio piuttosto buono: sei convocazioni, due partite da titolare e anche un gol, in coppa di Lega decide di tornare a casa. Ad Archacon, dalla fidanzata, dal lavoro in un gruppo immobiliare, dal calcio gioco del dopolavoro e nulla più. Ora non si può con i se e con i ma capire dove sarebbe potuto arrivare. Pazzo? Forse si secondo i standard attuali o forse no. Forse ha capito che non esiste una scarpa universale che vada bene per tutti i piedi. Si è guardato dentro è a cercato quello che veramente voleva. Se l'ha trovato è stato bravo nel percorrere la strada più difficile.
Bella storia. Da ricordare e da prendere ad esempio, direi. Prishilla
RispondiEliminaCiao Prishilla,
RispondiEliminaè una storia non comune.
Pinky
Complimenti, un bellissimo blog, ricco di storie.
RispondiEliminaCiao trentasenzalode,
RispondiEliminaGrazie!! sono contenta che ti piace quello che scrivo.
pinky