La Juventus è bravissima ad affossarsi da sola. Non ha certo bisogno di aiuti per perdere le partite. Detto questo, l'arbitraggio visto a Palermo è sconcertante. Bovo, in area, allarga il braccio e tocca il pallone con la mano, per poi respingere debolmente con il piede. Il giocatore del Palermo sembra attendere il fischio dell'arbitro, consapevole del fallo appena commeso. L'arbitro anche se in ottima posizione non concede il rigore. Si sono scatenate proteste bianconere e Marchisio è stato ammonito.
Ci sono un altro paio di episodi, nel secondo tempo, che avrebbero dovuto essere sanzionati con un calcio di rigore a favore dei bianconeri.
Un rigore negato pesa nel bilancio di una partita conclusa sul 2 a 1. Lo stesso arbitro ha annullato il goal, regolare, segnato da Toni nella partita, giocata dai bianconeri, contro il Napoli.
Ascoltare i programmi sportivi questa sera dimostra come per la fantasia umana non ci sia confine. Tra le varie interpretazioni spiccano: L'arbitro ha interpretato il tocco del giocatore rosanero come involontario quindi non punibile. Krasic è stato fermato una volta per simulazione quindi ora gli arbitri non riescono ad arbitrarlo serenamente e di conseguenza nemmeno ad arbitrare serenamente la Juventus. I bianconeri hanno segnato un goal cinque minuti dopo che è stato negato loro il rigore quindi la partita non è falsata, come se un occasione (il rigore) escludesse l'altra (il goal su azione).
E' brutto osservare questi errori arbitrali che si ripetono regolarmente influenzando il risultato delle partite.